Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità al nuovo decreto legge per l'estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro. I guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il green pass ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione. E' quanto prevede il decreto che estende la certificazione ai luoghi di lavoro. L'articolo 4 comma 3 modifica infatti la normativa attuale sostituendo il passaggio in cui si affermava che la certificazione era valida "dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione" con le parole "dalla medesima somministrazione". L'estensione del Green pass scatterà dal 15 ottobre, per tutti i lavoratori pubblici e privati.
Tra le novità, la sospensione dal lavoro, e quindi dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato. Per le farmacie verso l'obbligo di prezzi calmierati per i tamponi. Il governo inoltre chiede di estendere l'obbligo di Green pass anche a Quirinale, Consulta e Parlamento. Per il principio dell'autodichia, la norma non si può applicare automaticamente agli organi costituzionali che, in base al decreto, dovranno pronunciarsi entro il 15 ottobre. L'obbligo di certificato è esteso anche a chi opera nelle associazioni di volontariato.
Estendere la validità dei tamponi a 72 ore e non più a 48. E' quanto hanno chiesto le Regioni al governo nel corso della riunione sul decreto che allarga l'utilizzo del green pass, chiedendo che sia il Comitato tecnico scientifico ad esprimere un parere. Su questo, dice il rappresentante dell'Unione delle Province Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, "attendiamo la risposta del Cts che sarà sollecitato dal Ministro Speranza". La stessa richiesta è stata fatta in Cdm dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Prevedere un ulteriore calmieramento dei prezzi dei tamponi ed estendere la validità del loro esito da 48 a 72 ore.