Grande viabilità in E-R, in A14 quarta corsia fino alla diramazione per Ravenna, lavori dal 2023 per il casello di Solarolo-Castello

Emilia Romagna | 05 Ottobre 2022 Cronaca
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L’autostrada del futuro passa dall’Emilia-Romagna. Piste ciclabili, circa 190 ettari di verde e parchi pubblici, barriere antirumore, cavalcavia rafforzati e sicuri, per garantire un impatto leggero sul territorio. E soprattutto, grazie a una migliore fluidità del traffico, benefici per la qualità dell’aria.

Sono tre i grandi interventi previsti da Aspi - Autostrade per l’Italia, nuova società a maggioranza pubblica - per l’Emilia-Romagna pronte a partire.  Interessato l’asse viario di Bologna che attraversa la città capoluogo e va a nord verso Ferrara e a est verso la diramazione di Ravenna. Opere per un valore complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

La prima è il Passante di Bologna con il potenziamento dell’A14 e della Tangenziale che, su un tratto di quasi 13 chilometri, saranno interessate dall’allargamento di circa 8 metri per lato della sede stradale attuale. L’investimento complessivo supera gli 1,5 miliardi di euro.

La seconda è il potenziamento dell’A13, con la realizzazione della terza corsia, più quella di emergenza, tra Bologna Arcoveggio e Ferrara Sud, su un tracciato di circa 32,5 chilometri. Investimento complessivo di circa 800 milioni di euro.

Infine, sempre sull’A14, la realizzazione della quarta corsia e una corsia di emergenza in entrambi i sensi di marcia, tra ponte Rizzoli nel bolognese e la diramazione per Ravenna. Quasi 27 chilometri di lunghezza e un impegno complessivo di circa 300 milioni di euro.

Gli interventi sono stati presentati oggi nel corso del convegno “La rete del futuro” organizzato da Aspi, cui sono intervenuti, oltre all’amministratore delegato della società, Roberto Tomasi, anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini.

“Opere fondamentali per il nodo di Bologna e per tutta la regione- affermano Bonaccini e Corsini - perché contribuiranno ad alleggerire un tratto congestionato da tempo portando benefici alla qualità dell’aria in una zona altamente produttiva della Pianura Padana, oltre che di collegamento tra nord e sud del Paese. Con un impatto contenuto, grazie anche al grande lavoro di squadra tra istituzioni e società Autostrade che ha permesso di individuare massicci interventi di compensazione e mitigazione a favore dei territori attraversati da queste infrastrutture”.

CASELLO A14 SOLAROLO-CASTEL BOLOGNESE
Sono iniziate da qualche settimana le opere di accantieramento, bonifica ordigni bellici e altre opere propedeutiche all’inizio dei lavori di potenziamento dell’A14 con la creazione della quarta corsia. Come noto l’opera porterà alla nascita del nuovo casello autostradale Solarolo-Castel Bolognese, un’infrastruttura da anni ritenuta strategica per il territorio.
 
Questa mattina i sindaci di Castel Bolognese e Solarolo Luca Della Godenza e Stefano Briccolani hanno partecipato al seminario “La Rete del Futuro – Autostrade dialoga con i territori”, organizzato da Autostrade per l’Italia a Bologna nel palazzo della Regione Emilia-Romagna. Alla presenza di Stefano Bonaccini e Andrea Corsini – assessore regionale a mobilità e infrastrutture – Roberto Tomasi, amministratore delegato Autostrade per l’Italia, ha presentato il cronoprogramma dei lavori per l’intera tratta interessata e in particolare del nuovo casello autostradale.
 
Una volta concluse le fasi di allestimento del cantiere e le annesse opere propedeutiche, sarà la volta del vero e proprio inizio lavori; obiettivo fissato per marzo 2023. La durata lavori stimata è di tre anni, quindi se tutto andrà per il meglio il nuovo casello verrà inaugurato entro la fine del 2026.
 
“In questi anni – dichiarano Della Godenza e Briccolani - abbiamo lavorato duramente per far sì che il casello non uscisse dagli investimenti prioritari di Autostrade e che i lavori iniziassero unitamente a quelli dell’ampliamento della quarta corsia dinamica. Per questo siamo molto soddisfatti dell’inizio dei lavori.
La rotta è tracciata ed entro la fine del 2026 avremo il casello, che darà nuove opportunità al sistema produttivo ed industriale del territorio - che diventerà ancora più competitivo - e permetterà a tutti i nostri concittadini di spostarsi verso Bologna, Ravenna e Rimini in minor tempo”.
 

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Alla faccia della sostenibilita' ambientale e alle orgogliose frasi di essere una Regione a consumo zero del suolo. Proporrei il passaggio direttamente a 1 Regione Metropolitana
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