Accade a Fontanelice, piccolo Comune collinare del Circondario Imolese, "abitato da una comunità di persone che sanno esprimere quei valori di civismo e solidarietà, tali per cui si crede non possano serpeggiare tali pensieri violenti ed essere agite azioni altrettanto vili. Quell’atto vandalico contro la simbolica panchina rossa, progetto promosso della storica Associazione Perledonne di concerto con l’Amministrazione comunale, è un atto di violenza, è uno sfregio che vuole simbolicamente brutalizzare ancora tutte le donne vittime di femminicidio e di atti di violenza - sottolinea la portavoce delle Donne democratiche dell'Unione territoriale imolese
Clorinda Mortero -. Quella parola impressa a chiare lettere, è un atto di violenza, è un’offesa che muove un’accusa contro la libertà di ciascuna donna di autodeterminarsi ed essere libera delle proprie scelte e della propria vita. Azioni intimidatorie come questa sono il chiaro segno che la cultura patriarcale, che rivendica la donna subalterna, si annida morbosamente nella nostra società. Per esacerbarla serve una presa di coscienza collettiva, che continui oltre l’onda emotiva suscitata dagli ultimi tragici femminicidi, che non lasci intentata alcuna azione di contrasto. Perché compiere violenza contro una donna, non è un crimine individuale, ma riguarda l’intera società. Come Donne democratiche dell’Unione territoriale imolese, non possiamo restare indifferenti di fronte a questa vicenda; esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le donne vittime di violenza, al Sindaco Gabriele Meluzzi, alla comunità di Fontanelice".