Elezioni Comunali, a Bologna, Ravenna e Rimini pioggia di candidati e liste, il centrosinistra parte in pole

Emilia Romagna | 05 Settembre 2021 Politica
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Tanti candidati sindaco e tantissime liste elettorali, questo il quadro dopo la chiusura dei termini per la presentazione a Bologna, Ravenna e Rimini, le principali città in Emilia-Romagna dove si voterà il 3 e 4 ottobre per l'elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali. Il centrosinistra parte favorito a Bologna (con Matteo Lepore) e a Ravenna (con il probabile bis di Michele De Pascale), mentre a Rimini partita a tre più equilibrata. Vediamo il quadro completo.

BOLOGNA
Sono 19 le liste presentate a Bologna in vista delle elezioni comunali, a sostegno di otto candidati sindaco: è stat la segreteria generale del Comune a renderle note. In appoggio a Matteo Lepore, attuale assessore e candidato per il centrosinistra, ci sono sette liste: Europa Verde, Partito democratico Lepore sindaco, Matteo Lepore Sindaco, Anche tu Conti, M5s 2050, Coalizione civica per Bologna coraggiosa ecologista solidale e Lista Psi-Volt. Per il candidato del centrodestra, l'imprenditore Fabio Battistini, ci sono Fratelli d'Italia, Bologna ci piace, Popolo della famiglia, Lega Salvini premier e Forza Italia. Due sono poi le liste in appoggio dell'ex sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi: Bfc-Bologna forum civico e Per Bologna Italexit. A queste si aggiungono le candidature di Addolorata Palumbo (detta Dora) sostenuta da Sinistra Unita per Bologna; Marta Collot con la lista di Potere al Popolo; Andrea Tosatto sostenuto da 3V - Verità libertà; Federico Bacchiocchi con il Partito comunista dei lavoratori; Luca Labanti, Lista Movimento 24 agosto - Equità territoriale.

RAVENNA
Ad un mese dal voto amministrativo (urne aperte domenca 3 e lunedì 4 ottobre) per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco, Michele De Pascale è il gran favorito per il bis al primo turno, sostenuto da un centrosinistra molto ampio, dopo la vittoria del 2016 avvenuta al ballottaggio. Contro si trova una pletora di candidati, ben 10 (9 uomini e solo 1 donna). Un trentina le liste presentate con centinaia di candidati al consiglio comunale. Il centrosinistra è nettamente il più organizzato, può contare su un partito radicato e popolare come il Pd, su una lista di sinistra (Ravenna Coraggiosa) dinamica e ben rappresentata, sulla tradizione del Pri che resiste nel ravennate, sui M5s e su alcune liste civiche che potranno portare importanti voti dal mondo moderato.
Vediamo chi sono gli avversari: in primis l’albergatore Filippo Donati, la vera novità di questa tornata elettorale, che è sceso in campo a sorpresa sostenuto dai partiti di centrodestra Lega e Fratelli d’Italia, ed alcune liste civiche. La sua «Viva Ravenna» ha stentato a prendere corpo e soprattutto a mettere in campo un programma credibile. 
In campo anche Alberto Ancarani, candidato di Forza Italia, che si è sfilato dalle altre forze di centrodestra. Un posto in consiglio comunale è il massimo che può ottenere. Corre pure Mauro Bertolino per l’Alleanza di Centro, con scarsissime possibilità di entrare a Palazzo Merlato. Il più esperto e a questo punto avversario credibile (oltre Donati) rimane Alvaro Ancisi, che correrà sostenuto da Lista per Ravenna e altre liste che riunisce varie esperienze civiche moderate della città. La più polemica fino ad ora è stata Veronica Verlicchi, candidata della Pigna e di altre liste civiche, faticherà a trovare i voti necessari. Arriviamo infine all’area di estrema sinistra, dalla quale tentano la corsa almeno in tre: Lorenzo Ferrialla guida del Partito comunista (Pc) mentre Alessandro Bongarzone lo è della lista Comunisti uniti (Pci + Rifondazione); Potere al Popolo presenta invece Gianfranco Santini. Francamente troppi per un’area elettorale molto piccola. In campo anche Emanuele Panizza, che guiderà la lista 3V (partito della libera scelta vaccinale), dalle posizioni ormai vicine all’estrema destra. Ultimo candidato sindaco presentatosi in extremis è Matteo Rossini con la lista Riconquistare l'Italia.

RIMINI
Sono sei i candidati sindaci a Rimini, mentre le liste elettorali sono 21, alla fine gli aspiranti al consiglio comunale sono circa 600. Cinque liste a sostegno dell'assessore uscente Jamil Sadegholvaad, candidato sindaco del centrosinistra: Pd, lista Jamil, Rimini Coraggiosa, Rimini Futura, Europa Verde. Sei invece le liste in campo per l’ex vice sindaca Gloria Lisi, che dopo il divorzio del centrosinistra ha scelto di correre da sola, sostenuta da civiche e dal Movimento 5 stelle: con lei Rimini per Gloria Lisi, Rimini per le imprese, Un futuro verde per Rimini, Rimini benessere e transizione ecologica, Political party (la lista dei giovani) e infine il M5s. Il centrodestra, che ha deciso di candidare a sindaco l’ex primo cittadino di Bellaria Enzo Ceccarelli, potrà contare su sette liste: Lega, Fratelli d’Italia, La ’Casa dei moderati’ che riunisce Forza Italia, Udc, Noi con l’Italia, Cambiamo e la civica Città metropolitana, Popolo della Famiglia, Rinascimento di Sgarbi, e le due civiche Noi amiamo Rimini di Lucio Paesani e Con te Rimini - Rete civica di Davide Frisoni. 
Poi altri tre candidati sindaci: Mario Erbetta, già capogruppo di Patto civico e poi (dopo aver lasciato la maggioranza) fondatore di Rinascita civica. In campo anche Rimini in comune, lista civica che guarda a sinistra e dove sono confluiti vari esponenti di Rifondazione comunista: il candidato sindaco è Sergio Valentini. La novità è la discesa in campo dei No vax, con il Movimento 3V che ha debuttato alle regionali: il candidato sindaco è Matteo Angelini. (M.P.)

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