Coronavirus, l'Ausl Romagna: «Attive le precauzioni, siamo attenti, ma non allarmati»
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Anche l’Ausl Romagna ha aderito alle misure organizzative disposte dalla Regione in relazione al Coronavirus. Viale Aldo Moro ha infatti attivato un gruppo di coordinamento per monitorare su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, in raccordo con il Ministero della Salute, la situazione relativa al tanto temuto virus che si è propagato in alcune zone della Cina e per fare in modo che le azioni delle varie Asl, compresa dunque anche quella di Ravenna, siano il più possibile omogenee. Anche all’Asl Romagna è stata raccomandata la segnalazione tempestiva al Dipartimento di Sanità pubblica degli eventuali casi sospetti. Tra le indicazioni fornite, anche quelle di tipo tecnico, che individuano i criteri per la definizione dei casi da segnalare, le modalità di diagnosi e di raccolta dei campioni.
La direttrice generale dell’assessorato regionale alla Sanità Kyriakoula Petropulacos ha comunque precisato che «non solo non c’è nessun allarme, ma neppure nessun elemento di preoccupazione». Se a livello nazionale sono già state adottate misure precauzionali per gli arrivi aerei (con una task force del ministero della Salute e il numero verde 1500 funzionante 24 ore su 24), in regione esiste un collegamento tra numero verde nazionale e linee regionali: nel caso si valuti la necessità di un approfondimento specifico sul territorio, la chiamata viene dirottata in Regione. «Il numero messo a disposizione dal Ministero – ha specificato Petropulacos - è importante soprattutto per i cittadini che arrivano da aree a rischio e che ricevono già indicazioni in aeroporto. Peraltro negli aeroporti regionali non arrivano voli diretti dalla Cina, quindi chi giunge sul territorio proviene da precedenti scali ed è già stato sottoposto a controlli». Negli scali italiani, infatti, ai passeggeri che provengono da zone a rischio viene immediatamente effettuato un primo screening (tramite apposito scanner), che rileva l’eventuale presenza di febbre; poi viene loro consegnato un foglio che spiega come, in caso di insorgenza febbrile, debbano rivolgersi al proprio medico di base o chiamare il numero verde: «Ciò consente di allertare immediatamente i Dipartimenti di salute pubblica delle Ausl e di mettere in campo, a seconda della gravità della situazione, le misure necessarie». In Emilia-Romagna per le analisi è già attivo, come laboratorio di riferimento, il Crrem del Policlinico Sant’Orsola, che nei giorni scorsi ha analizzato quattro campioni respiratori, risultati tutti negativi. In caso di diagnosi di influenza da Coronavirus, il paziente sarà sottoposto a isolamento nelle stanze predisposte all’interno dei reparti di malattie infettive e gli verranno somministrate le terapie appropriate.