Cervia, da sabato 20 c'è il Festival degli Aquiloni, l’organizzatrice Capelli (Artevento): «Pronti per fare anche il museo»

Emilia Romagna | 20 Aprile 2024 Cultura
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Elena Nencini
Torna sabato 20 aprile il Festival Internazionale dell’Aquilone sulla spiaggia di Pinarella fino al 1° maggio, con una 44esima edizione che punta al tema della rinascita della regione Emilia Romagna dopo l’alluvione dello scorso anno. 200 gli ospiti invitati, ma se ne aspettano oltre 2000 tra chi vorrà comunque partecipare, 50 i paesi coinvolti, ma se ne continuano ad aggiungere. 
Si ammireranno esibizioni di volo acrobatico, volo dei Giganti, installazioni ambientali, musica, spettacolo circensi. 
Tra gli artisti che porteranno la loro magia sulla spiaggia il designer inglese Carl Robertshaw, pluripremiato campione di volo acrobatico, visionario scenografo per musicisti come Bjork, Peter Gabriel, Katy Perry, Beyoncè, 
Fra le performance previste ci saranno anche quelle del campione americano John Barresi, del leggendario team The Decorators e dell’inglese Chris Goff, impegnato per anni con il Cirque du Soleil, nel ruolo di pilota degli aquiloni acrobatici dipinti per quello stesso spettacolo ispirato al film «Avatar» dall’artista francese Michel Gressier.
Caterina Capelli, organizzatrice e direttrice artistica del festival, racconta con entusiasmo tutte le novità di questa edizione.
Un’edizione record quella del 2023 con oltre 600mila visitatori, siete pronti a bissare?
«Siamo pronti anche a superare i risultati dell’anno scorso, vista anche l’attenzione dei media e dei media partners a cominciare da Rainews. Il 25 aprile avremmo una diretta in onda su Geo Rai 3. 
Siamo il più longevo festival degli aquiloni del pianeta, che parte adesso ma dura fino ad ottobre quando, dall’11 al 22, si terrà la mostra degli aquiloni che organizziamo ogni anno. Stiamo lavorando a un progetto dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura per la nascita di un museo dell’aquilone che raccoglierà tutto il ricchissimo materiale che abbiamo».
Tanti gli eventi tra cui un appuntamento dedicato a Marco Polo, perché?
«Sono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, un viaggio tra draghi e lanterne, lui fu il primo a descrivere, ne “Il Milione”, un ‘oggetto volante’ nel 1298, che veniva utilizzato a scopo propiziatorio per verificare la fortuna di un‘impresa per mare: un pazzo o un ubriaco erano sollevati da un aquilone. Celebriamo così l’anno del drago ricorrente in molti paesi orientali, dove l’aquilone è come il calcio: è sacro». 
La scienza è alla base di un altro appuntamento quello con Marconi.
«Sono i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, lo scienziato che riuscì a captare la prima trasmissione telegrafica wireless della storia proprio grazie a un aquilone. Lo celebreremo, il 25 aprile con un annullo postale dedicato».
Quanti paesi saranno presenti?
«Una cinquantina, ma purtroppo in questi giorni sono arrivate tre disdette a causa di problemi per i visti. La delegazione di Bali ci ha annunciato oggi che non verrà: ho notato che il festival restituisce la situazione internazionale, non siamo serenissimi. Però ci sono anche delle soddisfazioni è molto difficile invitare un artista cinese invece tra i nostri ospiti ci sarà il maestro Ha Yiqi, una vera leggenda. 
200 gli ospiti invitati, ma sono solo la punta dell’iceberg ci aspettiamo oltre 2000 persone. Siamo una vera e propria comunità che si ritrova ogni anno. Uno dei nostri fedelissimi è un signore finlandese di 89 anni che viene da 40 anni. Un caso eccezionale».
Ospite d’eccezione di questa edizione la Corea.
«Sono i 140 anni delle relazioni bilaterali tra Italia e Corea e aspettiamo una delegazione di coreani, con aquiloni sia della tradizione che innovativi. C’è molto attesa per il loro arrivo verranno anche dei musicisti. Dall’Asia arriverà anche il Giappone: il museo dell’aquilone di Tokyo ci ha regalato per la nostra collezione dei preziosi pezzi. Cerchiamo una casa stabile per il nostro museo, siamo un presidio a salvaguardia di questi patrimoni».
Quanti aquiloni avete ?
«Abbiamo tantissimo materiale, non solo aquiloni. Pubblicazioni, foto, aquiloni della seconda guerra mondiale, testi, opere della Martinica e dell’Indonesia costruiti solo da foglie, a rischio molto alto, di difficile mantenimento».

Per il programma completo artevento.com
 
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