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Bologna, la 25esima edizione del Future Film Festival dal 9 al 13 aprile con tanti ospiti internazionali

Emilia Romagna | 27 Marzo 2025 Cultura
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Annunciato oggi il programma della 25esima edizione del 24FRAME Future Film Fest, che celebra un anniversario speciale: 25 anni di passione per il cinema d’animazione e le arti mediali. Un appuntamento di rilievo non solo per appassionati e professionisti del settore, ma anche per tutti i curiosi interessati alle tecniche artistiche più innovative. Il Festival si terrà a Bologna dal 9 al 13 aprile negli spazi di DumBO (con una seconda tappa a Modena dal 17 al 19 ottobre), confermandosi come uno degli eventi più attesi della scena culturale e creativa dell’animazione nazionale. 

Prodotto da Rete Doc, il più grande network nazionale cooperativo di professionisti dell’industria culturale e creativa, con la direzione artistica di Giulietta Fara, il 24FRAME Future Film Fest rinnova il suo format audace e innovativo, trasformando questa volta l’area Temporanea di DumBO in uno spazio immersivo dedicato al cinema d’animazione. In programma anteprime, workshop, esperienze e giochi in spazi dedicati e una vera e propria sala cinematografica con sistema silent con un’area lounge & food aperta al pubblico. L’ingresso a masterclass, concorso cortometraggi, concorso serie, concorso New Frontiers e area lounge, incontri, maratone e talk è gratuito; per accedere al concorso lungometraggi e ai workshop, è richiesto un ticket tramite DICE.FM o sul sito www.futurefilmfestival.it 

GIOCO, GIOCATTOLO E I 30 ANNI DI TOY STORY

Il 24FRAME Future Film Fest indaga quest’anno il tema del gioco, del giocattolo, elementi che ricordano fantasia e immaginazione che non hanno età, e lo farà partendo dall’anniversario dei 30 anni (1995-2025) dall’uscita in sala del film TOY STORY, primo lungometraggio realizzato completamente in computer animation (e del primo lungometraggio Pixar), che ha ispirato anche la nascita del Festival. Per l’occasione, domenica 13 aprile, si propone una speciale maratona dei quattro episodi con una masterclass esclusiva di Christine Freeman - Lead Historian di Pixar Animation Studios, che porterà il pubblico dietro le quinte di una delle più importanti case di produzione internazionali, che si è sempre distinta per originalità e avanzamento tecnologico.

Una serata ad alto tasso di adrenalina e meraviglia è in programma anche venerdì 10 aprile con la MARATONAGAME NIGHT: un triplo appuntamento cinematografico per esplorare i confini tra realtà e fantasia attraverso il gioco. Dall’intramontabile (e originale) JUMANJI di Joe Johnston, dove un gioco da tavolo scatena il caos, al thriller mozzafiato THE GAME di David Fincher, in cui la realtà si confonde con un gioco letale, fino alla favola nera in stop-motion OTESÀNEK di Jan Svankmajer, in cui un bambino di legno si trasforma in creatura insaziabile. Tre film, tre mondi, un’unica esperienza da non perdere.

OPENING 24FRAME TRA AI E DADAISMO

La 25ª edizione del Festival si apre mercoledì 9 aprile con un evento che esplora il ruolo rivoluzionario dell’Intelligenza Artificiale nella creazione delle narrazioni audiovisive, in occasione del lancio su RaiPlay del cortometraggio THE PROMPT di Francesco Frisari (Italia, 2024). Un’opera audace e sperimentale, dove l’animazione, i movimenti di camera e le voci sono generati interamente dall’Intelligenza Artificiale. Il cortometraggio narra un’apocalisse in cui le IA, addestrate con storie che prevedono la distruzione dell’umanità, finiscono per attuarla. 

A seguire un incontro sul tema con il regista Francesco Frisari, Carlo Rodomonti (Rai Cinema), Marco Lombardo (Commissione Politiche dell’Unione Europea), Michela Milano (Direttrice del Centro “Alma AI” dell’Università di Bologna), Ivan Olgiati (Presidente regionale CNA). Coordina Leonardo Paulillo (associazione Audiovisivo Italiae).

Alla serata di apertura saranno presenti anche Daniele Del Pozzo (Assessore alla Cultura del Comune di Bologna), Demetrio Chiappa (Presidente Rete DOC) e Yumi Karasumaru (artista del Festival 2025). 

Gran finale con l’evento OoopopoiooO, una performance sonora surreale e dadaista per voci, theremin e giochi elettroacustici a cura di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, che daranno vita a un parco giochi sonoro appositamente creato per il Festival, dove i protagonisti sono proprio i giocattoli.

LA GIURIA

Chiara Magri, docente Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, sezione Animazione; Martina Sarritzu, illustratrice, autrice; Erika Sciamanna, giornalista MoviePlayer.it.

I FILM IN CONCORSO

Il Festival vanta una ricca selezione di film in concorso, una proposta del meglio del cinema d’animazione internazionale. 

Apre il concorso lungometraggi GILL (Corea del Sud, 2024) presentato in sala dal regista AHN Jae- Hoon (già autore del fortunato Green Faus, 2010), il nuovo lungometraggio degli studios Sud Coreani MWP (​​Meditation With a Pencil), fondati dallo stesso regista e che hanno come motto “creare film d’animazione con disegni che curano, e colori che toccano il cuore". Il film, in anteprima italiana, esplora i paradossi della vita, le fortune e le sciagure attraverso la storia di un ragazzo dal nome Gon, che, in fin di vita, ricomincia a respirare quando gli crescono delle branchie sul corpo.

Si prosegue con REISE DER SCHATTEN - Journey of Shadows (Svizzera, 2024) , anche questo in anteprima italiana, presentato in sala dal regista Yves Netzhammer, artista multimediale e animatore che dà vita a un singolare e stimolante racconto animato in 3D su un'umanità ridotta ai minimi termini. Figure senza volto e ambienti simbolici esplorano l’essenza dell’esperienza umana attraverso un viaggio emotivo tra amore, perdita e rinascita. Con un design sonoro iperrealista e una partitura ipnotica, il film unisce arte, cinema e filosofia in un racconto profondamente sensoriale e surreale.

In programma anche il Miglior Film al Seoul Independent Film Festival PIG THAT SURVIVED FOOT AND MOUTH DESEASE (Corea del Sud, 2024) di Hur Bum-Wook. Un eco-horror - anteprima italiana - dalla forte critica sociale che affronta il trauma, in Corea del Sud, dell’epidemia di bocca-mani-piedi che ha condannato migliaia di animali ad essere brutalmente uccisi. Un maiale prova a scappare per sopravvivere grazie al suo sogno: diventare un essere umano. In un’altra parte del paese, un soldato umiliato dai suoi superiori uccide un ufficiale e fugge con in mente un sogno: diventare un animale. In patria il film è stato definito un perfetto cross-over tra il film di Bong Joon-ho Okja e il classico horror Watership Down.

In anteprima italiana anche HITPIG! (USA, Canada, 2024) di Cinzia Angelini e David Feiss, che racconta di un astuto maiale cacciatore di taglie che cattura gli animali fuggiti e li restituisce ai loro proprietari. Il suo prossimo lavoro è il più grande di sempre: restituire un elefante danzante di nome Pickles a un maniaco dello spettacolo di Las Vegas, per un milione di dollari. La missione si trasforma rapidamente in un'avventura selvaggia in giro per il mondo. Il film prende ispirazione dai personaggi Pete & Pickles, ideati dall'autore vincitore del Premio Pulitzer Berkeley Breathed, bestseller del New York Times, ed è diretto da David Feiss (Minions: The Rise of Gru) e Cinzia Angelini (Minions). Tra le voci della versione originale, anche quella di Andy Serkis (Gollum ne Il Signore degli Anelli).

Si prosegue con THE GREAT HISTORY OF WESTERN PHILOSOPHY (Messico, 2025) in anteprima italiana, debutto al lungometraggio di Aria Covamonas, nota per la sua satira scabrosamente divertente nei corti dadaisti quali Socrates’ Adventures in the Underground (selezionato al Sundance) e Hideouser and Hideouser. Un film realizzato con un mélange di immagini e audio di pubblico dominio con un'estetica fantastica e pittorica, che racconta di un animatore costretto dal comitato centrale a realizzare un film filosofico sotto lo sguardo vigile del presidente Mao, che dice di voler uccidere tutti al primo ciak...

Attraverso la musica di Robert Wyatt, il musical d’animazione ROCK BOTTOM (Spagna, Polonia, 2024) di María Trénor, porta sul grande schermo l'appassionata storia d'amore autodistruttiva di Bob e Alif, due giovani artisti immersi nel vortice creativo della cultura hippie dei primi anni '70. Prodotto in onore dei cinquant’anni dello storico album Rock Bottom (che dà il titolo al film) composto dal geniale Robert Wyatt, membro fondatore dei Soft Machine, e prodotto da Nick Mason dei Pink Floyd, il film ne ritrascrive in modo poetico la gestazione. La vera protagonista del film, intrigante e poetica, è infatti la musica o meglio le canzoni che compongono lo storico album di Robert Wyatt. Queste, messe in scena come fossero la partizione di un musical, esplodono letteralmente grazie al potere immaginifico dell’animazione.

CLARICE’S DREAM (Brasile, 2024) di Fernando Gutiérrez e Guto Bicalho, racconta con delicatezza la rinascita di una ragazzina estremamente creativa che deve affrontare la perdita della madre. Fantasia, amicizia e condivisione coinvolgono gli spettatori in un percorso emozionale attraverso tutte le sfaccettature della bellezza che ci circondano ogni giorno.

Si prosegue con (S)KIDS di Lea Solis (Canada, 2024), un’opera punk rock che si svolge con la colonna sonora dei brani originali della band Rare Americans di Vancouver, che non solo ha scritto tutta la parte musicale, ma ha collaborato alla storia e alle animazioni. Ambientato nel 1993, nella città di Champions,il film segue le vicende di un gruppo di ragazzi in crisi, che cercano di finire l’ultimo anno di scuola superiore mentre si interrogano sulle loro origini e sulla verità che si cela dietro a molte false apparenze.

Si riunisce nuovamente il team creativo di Super Peace Busters, ovvero il regista Tatsuyuki Nagai, l'autrice e regista Mari Okada e l'artista Masayoshi Tanaka per il nuovo film anime FURERU (Giappone, 2024), anteprima italiana, la cui storia segue tre amici d'infanzia legati da una creatura misteriosa che viene passata di generazione in generazione agli abitanti dell'isola in cui si svolge la storia del film. La creatura possiede la misteriosa dote della telepatia, attivata tramite l'azione chiamata “fureru”. Anche se non è stato ancora detto ufficialmente in cosa consista, significa letteralmente “tocco” o “dondolare”.

Un regista italiano, Giovanni Columbu, firma BALENTES (Italia, Germania, 2024), basato su un fatto realmente accaduto in Sardegna nel 1940, sullo sfondo del fascismo e alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Il film racconta dell’impresa da parte di due ragazzi di 11 e 14 anni che decidono di liberare alcuni cavalli affinché non muoiano in guerra. L’animazione, realizzata con la tecnica del rotoscopio, dà valore alla scelta del bianco e nero e di ambientazioni spesso essenziali. Le migliaia di dipinti che sono serviti per il film, sono stati realizzati tutti a mano dal regista.

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