BO7, sette giorni a Bologna: Marcorè canta De Andrè
di Paolo Redaelli
Ancora tanti concerti in settimana per il Bologna Jazz Festival. Il clou sarà indubbiamente la performance «Cycles of Life» che il percussionista Andrea Centazzo terrà giovedì 22 al teatro San Leonardo per i suoi settant’anni. Mercoledì 21 al salone Marescotti del Dipartimento delle Arti in Università presenterà la mostra e il fondo-archivio a lui dedicato. In serata al Bravo Caffè concerto del Corrado Rustici trio. Da segnalare l’omaggio a Herbie Hancock, martedì 20 al teatro Testoni con la big band del conservatorio Martini e tanti special guest a festeggiare i 60 anni di jazz a Bologna. Prima, alle 17.30 Pasquale Mirra con il suo progetto «Segnosonico» insieme all’illustratore Stefano Ricci. Fuori porta, alla biblioteca di Anzola lunedì 19 suonerà l’Arne Hiort quintet. Venerdì 16 al Binario 69 si esibisce il Cal Trio guidato dal chitarrista Domenico Caliri in «Aria Mossa»; sabato 17 c’è il Gruppo N del trombettista Cosimo Boni. Sabato 17 al Locomotiv è di scena l’esplosiva Bud Spencer Blues Explosion di Adriano Minervini in una tappa del «Vivi Muori Blues Ripeti Tour», opening affidato a Lo Spinoso. Il Covo propone venerdì 16 il post-rock degli Arto e sabato lo psych-pop dei siciliani Johann Sebastian Punk, sperimentali e provocatori ed eclettici, tra Brian Wilson e John Cage, Robert Wyatt e Bacharach.
In teatro il Duse propone da venerdì 16 a domenica 18 «Copenhagen» con un tris di grandi attori: Umberto Orsini, Giuliana Lojodice e Popolizio, che discutono su cosa avvenne nella Danimarca occupata dai nazisti, quando erano ancora vivi. Giovedì 22, sempre al Duse, Monica Guerritore torna a indossare l’armatura in una «Giovanna d’Arco», trasportata nella nostra epoca. Al Celebrazioni venerdì 16 Neri Marcorè e lo Gnu Quartet portano sul palco le canzoni di Fabrizio De Andrè in «Come una specie di sorriso».