Ausl unica metropolitana, scintille fra il sindaco di Bologna Lepore e quello di Imola Panieri
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Un'unica grande azienda sanitaria a livello metropolitano. E' la proposta lanciata dal sindaco Matteo Lepore alla quale non chiudono i direttori generali di Ausl e Sant'Orsola Paolo Bordon e Chiara Gibertoni.
Grande freddezza dal sindaco di Imola Marco Panieri, che non si aspettava certo un'uscita del genere non concordata dal sindaco di Bologna Lepore.
"Il momento storico porta sicuramente a riflettere sugli assetti organizzativi più idonei dal punto di vista del sistema socio-sanitario, al fine di garantire la migliore risposta possibile ai cittadini della Città metropolitana di Bologna - sottolinea Panieri -. D’altra parte si tratta di un tema già sollevato nel 2017 dall’allora sindaco Virginio Merola e dall’allora rettore Francesco Ubertini. Per quanto riguarda Imola e il Nuovo Circondario Imolese ogni ragionamento non può prescindere dall’autonomia della nostra Ausl, che può contare su un’esperienza positiva e rappresenta un punto di forza da mettere in valore, anche grazie all’elevata professionalità del personale tutto. Pertanto, qualsiasi innovazione dell’attuale governance deve partire dalla qualità dei servizi socio sanitari garantiti sia a livello del nostro ospedale che del distretto, così come si dovrà discutere del futuro dell’Istituto di Montecatone, nella fase di riordino degli Irccs bolognesi. La ricerca di possibili soluzioni ottimali non deve, infatti, essere dettata solo dai meri aspetti economici, come peraltro lo stesso sindaco Matteo Lepore ha condiviso, insieme ai due direttori generali Paolo Bordon e Chiara Gibertoni, ma occorre ragionare per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini e favorire la ricerca, considerando la presenza dell’Università di Bologna e di 3 Irccs nell’area della Città metropolitana di Bologna. E’ per questo che prima di tutto è fondamentale un confronto politico, a tutti i livelli, che sia accompagnato da un percorso tecnico di approfondimento. Il confronto politico deve essere la base delle decisioni, per poi definire i modelli organizzativi atti a mettere in pratica le scelte politiche compiute, anche con il coinvolgimento della cittadinanza del territorio metropolitano. Sappiamo, infatti, che ci attendono sfide importanti, che non possono prescindere dalla storia, dai risultati conseguiti e dal vissuto di ogni territorio. Inoltre, come distretto sociosanitario, riteniamo che la governance dei distretti sia un aspetto importante da considerare, per favorire al meglio lo sviluppo dei servizi per i cittadini".