Appennino, castagne e marroni subiscono il crollo produttivo nella stagione 2023, si arriva fino al -85%

Emilia Romagna | 12 Dicembre 2023 Economia
appennino-castagne-e-marroni-subiscono-il-crollo-produttivo-nella-stagione-2023-si-arriva-fino-al-85
Un netto crollo della produzione di oltre il 40% nel comprensorio di Bologna e addirittura dell’85% in quello di Imola rispetto allo scorso anno: è questo il bilancio della campagna castanicola del 2023 secondo i dati raccolti da Confagricoltura Bologna, in collaborazione con il Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese.
 
«Dopo la stagione positiva registrata nel 2022, con quantità produttive davvero importanti e interessanti quotazioni, quest’anno abbiamo vissuto una campagna davvero insolita, le cui difficoltà sono dovute principalmente alle avverse condizioni climatiche che hanno colpito duramente i castagneti» commenta Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna.
 
I numeri infatti parlano chiaro. Nel comprensorio Bolognese, tra le vallate dell’Idice e del Samoggia, in quella che è l’area del Marrone Biondo, la perdita è stata tra il 40% e il 50% con una resa produttiva di soli 4,5/5 quintali all’ettaro contro gli 8 del 2022. Ancora peggiore è stato il riscontro nella Vallata del Santerno che ricade nel territorio imolese dove, in particolare nella zona di Castel del Rio, si è assistito ad una mancata produzione tra l’80% e il 90% con 1,10/1,20 quintali all’ettaro ottenuti rispetto ai 5,50 dello scorso anno.
 
«In primavera le forti piogge hanno compromesso in parte l’allegagione delle castagne mentre l’alluvione ha causato frane e smottamenti, facendo franare a valle molti castagneti - afferma Garagnani-. In estate, invece, i forti venti che si sono registrati sull’Appennino sia bolognese che imolese hanno determinato la rottura di molti rami e la caduta a terra di numerosi ricci. Oltre a questo, bisogna aggiungere l’estrema siccità dei mesi di agosto e settembre, trascorsi praticamente senza acqua per uno scenario che appariva già particolarmente compromesso strada facendo».
 
La tanto sperata pioggia è infatti arrivata in ritardo di qualche settimana rispetto alle necessità produttive - nello specifico a fine settembre e a metà ottobre - quando il frutto era già formato ed il pericarpo indurito. Tutto questo «ha causato in molti casi la screpolatura del pericarpo del frutto che, di conseguenza, non può essere più commercializzato. Per essere venduto al pubblico il prodotto deve presentarsi al massimo della perfezione possibile, cosa che in moltissimi casi non è stata purtroppo possibile ottenere» spiega Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese.
 
Se nel territorio bolognese questi risultati possono essere riconducibili a un clima sempre più instabile che, attraverso le forti piogge, ha generato anche frane e smottamenti impedendo agli agricoltori di poter raccogliere castagne e marroni, nel comprensorio imolese invece c’è da registrare anche la forte persistenza della vespa cinese, problema ancora lontano dall’essere risolto.
 
«La situazione è sempre critica nella zona di Castel del Rio, dove la vespa cinese continua a causare ingenti danni alla produzione - illustra Panzacchi-. Spesso questo accade perché, alla fine delle operazioni di raccolta, alcuni castanicoltori continuano erroneamente a bruciare foglie e rametti che contengono il Torymus, un insetto parassitoide che è il principale nemico del cinipide del castagno e che ne contrasta la diffusione. In futuro bisognerà evitare di commettere questi errori per cercare di debellare così la presenza della vespa cinese».
 
La scarsa quantità di castagne e marroni ha spinto i produttori ad affidarsi prettamente ad una vendita diretta al pubblico, soprattutto in occasione di sagre e mercati.
 
«In media i listini si sono assestati su un più 15% rispetto allo scorso anno - conclude Panzacchi-. All’ingrosso, nello specifico al CAAB, le quotazioni possono infatti variare in base al calibro della castagna dai 3 euro fino agli 8 euro al chilo per quelli più pregiati».
 
 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-emilia-romagna-appennino-castagne-e-marroni-subiscono-il-crollo-produttivo-nella-stagione-2023-si-arriva-fino-al-85-n42059 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione