Anna Chiara, faentina in Australia: "Incendi paurosi, brutta esperienza, anche se a Melbourne non c'è emergenza"

Anna Chiara Prusciano - Vivo a Melbourne da sette anni e mio marito è australiano. A Melbourne non ci sono rischi al momento, l’unico problema è il fumo, la qualità dell’aria, che è decisamente bassa, e in alcuni giorni ci è stato consigliato di stare al chiuso; alcuni usano le mascherine.
Con la mia famiglia eravamo a Eden, nel Nuovo Galles del Sud (zona Sidney, nda) per Capodanno. La mattina del 31 ci siamo svegliati e c’erano cenere sulle tende e sulle sedie; il colore del cielo era giallastro. Siamo subito andati a chiedere informazioni, gli incendi erano aumentati e si avvicinati alla zona. Non c’era immediato rischio per noi, ma il campeggio è comunque stato evacuato, le strade erano tutte chiuse e non potevamo tornare a Melbourne. Abbiamo così passato la giornata al centro di evacuazione e la sera nel salotto di una famiglia gentile, che ci ha ospitato.
Fortunatamente, il 1° gennaio hanno riaperto la strada via Canberra, che ci ha permesso di tornare a casa in 11 ore (invece delle 6 canoniche).
Queste è una delle mie foto, del viaggio (quindi non di Melbourne, dove vivo e appunto la situazione è migliore). Si è trattato di un’esperienza non piacevole, ma fortunatamente è stato nulla a confronto di quel che stava succedendo solo a un’ora di distanza, con le persone evacuate sulle spiagge.
La stagione degli incendi è cominciata a settembre e peggiorata tra novembre e dicembre. Ci sono state allerte, informazioni e ora anche assistenza, umanità e le raccolte fondi ovunque. Ogni ufficio/business, incluso l’asilo di mia figlia, sta portando avanti una raccolta fondi. E vedo anche avvisi su facebook di persone che offrono ospitalità a casa e spazio per gli animali.