Amarcord 2022: c’è una guerra da fermare; sfide 2023: soldi per la sanità e cantieri Pnrr

Emilia Romagna | 30 Dicembre 2022 Cronaca
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Manuel Poletti - Il 2022 verrà ricordato per il tragico e orrendo ritorno della guerra nel cuore dell’Europa, con l’invasione della Russia di Putin sull’Ucraina. Gli effetti sono stati molteplici, sia sociali che economici a livello globale, ma certo il Vecchio Continente è stato quello che ne ha risentito di più.

AMARCORD 2022
In Romagna gli echi hanno riguardato in primis un’ondata di solidarietà per accogliere migliaia di profughi in fuga dall’est. Poi un contraccolpo economico, chiedere al porto di Ravenna dove i traffici con l’Ucraina era molto floridi soprattutto per quanto riguarda le argille per il settore ceramico e non solo.
I riflessi sull’economia sono stati diversi e critici, tenuto conto anche dell’impennata mai vista prima dei prezzi del gas e dell’energia, che stavano già salendo da fine 2021 per motivi speculativi. Per contrastare questo fenomeno e diventare indipendenti dalla Russia dal punto di vista delle forniture di gas, il territorio romagnolo è stato di nuovo protagonista a livello nazionale: Ravenna infatti «ospiterà» un rigassificatore, al largo delle coste di Punta Marina dall’estate 2024, necessario perché l’Italia superi questa fase molto delicata. In tempi molti rapidi il progetto di Snam è stato presentato e approvato all’unanimità in consiglio comunale ad inizio autunno, dopo l’ok della Conferenza dei servizi regionale composta da 60 soggetti.
Il 2022 è stato anche l’anno dell’allentamento della fase Pandemica da Covid e susseguenti varianti, ma non ancora chiusa definitivamente, con la campagna vaccinale che nel nostro territorio è stata portata avanti dall’Ausl Romagna con obiettivi centrati importanti, nonostante frange No Vax sempre attive soprattutto nella zona riminese e cesenate. Purtroppo sul fronte delle risorse, sono tornati i tagli al sistema sanitario nazionale, come dire che il Covid non ha insegnato quasi nulla a chi governa. A questo proposito, da fine settembre c’è un nuovo esecutivo di destracentro guidato dalla premier Giorgia Meloni, che ha nettamente vinto le elezioni dopo la campagna elettorale estiva e l’addio di Mario Draghi.
Il 2022 è stato anche e soprattutto l’anno «d’oro» per molti sindaci grazie ai progetti del Pnrr: in Romagna i Comuni si sono mossi per tempo e si stanno aggiudicando un buon plafond di risorse finanziarie per realizzare i progetti presentati, dall’ambito sociale e sanitario a quello urbanistico e ambientale, da quello sportivo e scolastico a quello culturale. Saranno decine e decine le infrastrutture che nei prossimi anni verranno realizzate grazie a questi fondi.
Da non dimenticare poi un anniversario che ha toccato direttamente al cuore la cooperazione, in particolare Legacoop Romagna. A fine luglio a Ravenna ci sono state le celebrazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il centenario dell’attacco fascista alla Federazione delle cooperative (1922), a conclusione di un percorso di eventi ben organizzato.
Il 2022 sarà ricordato anche per il ritorno ad una piena stagione turistica sulla nostra riviera, dopo i due anni segnati dalla Pandemia, con il ritorno dei turisti stranieri fra Rimini, Cervia e le città d’arte, con il boom delle crociere a Ravenna. Il turismo è stato trainato anche dal recupero dei grandi eventi culturali e dalle centinaia di concerti che soprattutto in estate hanno riempito spiagge, parchi, autodromi, arene, piazze (Jova Beach, Vasco Rossi, Pearl Jam, Riccardo Muti, ecc). Infine lo sport, con il Cesena calcio diventato a stelle e strisce con la nuova proprietà Usa al 100% di Aiello e Lewis, i grandi eventi motoristici (MotoGp a Misano e F1 a Imola) e tantissimi altri eventi dilettantistici realizzati che per due anni erano rimasti in soffitta per colpa del Covid.

SFIDE 2023
Nel 2023 la parola pace dovrà essere portata a termine per quanto riguarda lo scontro in Ucraina e non solo. Le ripercussioni altrimenti sarebbero ancor più gravi, soprattutto in Europa. Il nuovo anno sarà anche importante per capire meglio, dopo i primi mesi, l’indirizzo che prenderà il governo Meloni. I primi passi non sono stati molto incoraggianti, a partire dalla manovra di Bilancio in approvazione, piena di contraddizioni. Per i Comuni sarà l’anno della messa a terra di molti progetti del Pnrr, segnati già da aumenti importanti dei prezzi, causa la bolla speculativa partita da alcuni mesi. Dalla sanità all’edilizia scolastica, dalla cultuta allo sport, tutti i settori verranno toccati e tutta la Romagna vedrà nascere o rinnovare importanti infrastrutture. In Romagna ci saranno passi avanti rilevanti anche sul fronte delle infrastrutture viarie, spinte da Anas e Regione.
Politica, non ci saranno tornate elettorali rilevanti per la Romagna, ma ci sarà il congresso del Pd, con candidature per la segreteria nazionale tutte emiliano-romagnole. Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna da quasi otto anni, è il grande favorito. La sfidante principale è la sua ex vice presidente in Regione, Elly Schlein. Il tema della sanità pubblica da rifinanziare, dopo gli anni della Pandemia, dovrà rimanere centrale nell’agenda politica nazionale, insieme al tema del lavoro, soprattutto perché mancano tante professionalità. La stagione turistica dovrà confermare ed ampliare gli ottimi numeri realizzati nel 2022, ci sarà un incremento probabile dei crocieristi a Ravenna, dopo il primo step del progetto. L’abbuffata dei grandi eventi musicali estivi del 2022 (inclusi i recuperi degli anni Covid), probabilmente vedrà un ritorno alla normalità, con un’agenda comunque fitta. Sullo sport già confermati gli eventi internazionali più attesi, dalla F1 a Imola alla MotoGp a Misano, insieme a tante altre occasioni su altre discipline, che stanno facendo della nostra regione sempre più una «sport valley».
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