Alluvione in Romagna, dal Governo cento giorni di promesse, tutti gli annunci, ma per ora pochissimi soldi

Emilia Romagna | 31 Agosto 2023 Politica
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Manuel Poletti - Cento giorni di promesse, poi i primi soldi veri dal Governo, appena 289 milioni di euro su quasi 10 miliardi di euro di danni stimati per l’alluvione di metà maggio in Romagna (15 morti, quasi 40mila sfollati, 23 fiumi esondati), sono stati deliberati mercoledì 30 agosto, per i progetti di somma urgenza, già anticipati da Regione e Comuni. Un braccio di ferro cominciato quasi subito, dopo le visite a ridosso della tragedia della premier Meloni ed alcuni ministri, fra Governo e Regione Emilia-Romagna (con il sostegno dei Comuni interessati). Ecco le tappe principali che ricostruiscono quanto accaduto.

MARTEDI’ 23 MAGGIO
«Complessivamente questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione - ha sottolineato la premier - . Credo sia giusto ringraziare tuti i ministri. Nella situazione attuale in cui si trova l’Italia, trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. Va dato atto a tutto il governo di essersi dedicato all’emergenza con il massimo della concentrazione, disponibilità e operatività possibile.

MARTEDI’ 30 MAGGIO
«Tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Forlì. Bagno di folla per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha scelto la piccola Modigliana come prima tappa della sua visita in Romagna, per testimoniare la solidarietà dello Stato alle terre alluvionate.

MERCOLEDI’ 7 GIUGNO
«Questo è un tavolo operativo che serve per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni, per discutere su cosa fare e su come agire al meglio». Lo sottolineò mercoledì 7 giugno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo l’incontro con sindaci presidenti di Regione e delle Province colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, Marche e Toscana, spiegando che «sarà un tavolo permanente che, in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato all’interno del governo dal ministro Musumeci. Più siamo precisi nella ricognizione dei territori per dare a chi ha bisogno e non disperdere quelle risorse, più quelle risorse andranno dove devono andare. Così come più si sarà capaci di distinguere quello che è il frutto dell’evento alluvionale dai problemi che erano preesistenti, più si avranno risorse per avvicinarsi a indennizzi che siano il più possibile alti con l’obiettivo del 100% - ha sottolineato Meloni -. Siccome le risorse non sono infinite, anzi, tutti siamo chiamati a un lavoro di grande accuratezza e responsabilità».

LUNEDI’ 19 GIUGNO
«Il tema delle risorse e dei tempi delle coperture è cruciale, per mettere in sicurezza le comunità dal ripetersi di simili eventi. E abbiamo bisogno che la ricostruzione parta al più presto. Così come è cruciale il tema dei rimborsi, perché vanno garantite famiglie e imprese - sottolineò il presidente della Regione E-R Bonaccini -. Riteniamo occorra immediatamente individuare norme, governance e risorse che presiedono al percorso di emergenza e ripartenza. Non spetta a me dire se il Governo debba dare risposta in questo provvedimento o in un altro provvedimento di urgenza che potrà assumere. Mi corre l’obbligo di ricordare come tali risposte arrivarono con il decreto 74/2012, questa ascoltatela bene, a una settimana dai due drammatici terremoti da 12 miliardi di euro di danni. Penso che stesso dovrebbe avvenire oggi e, anzi, sarebbe già dovuto avvenire».

MARTEDI’ 27 GIUGNO
Nel tardo pomeriggio di martedì 27 il Consiglio dei Ministri sciolse le riserve - a oltre 40 giorni dall’alluvione, una tempistica oltremodo dilatata, che aveva innescato dure polemiche nelle settimane precedenti -, nominando Figliuolo come commissario per la ricostruzione. Il nome arrivò a metà di una settimana complessa, partita dalla protesta dei rappresentanti degli enti locali emiliano-romagnoli, con il testa il presidente Stefano Bonaccini, in merito al fatto di essere stati convocati dal Governo una sola volta al tavolo sulle misure post alluvione.

LUNEDI’ 3 LUGLIO
«Ho sorvolato con il presidente Bonaccini le aree colpite. Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, e in molte parti l’operosità dei concittadini emiliano-romagnoli ha messo a posto tanto, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi». Lo disse il generale Francesco Figliuolo, incontrando la stampa in Regione Emilia-Romagna, lunedì 3 luglio. «Il mio pensiero va a vittime e sfollati e a quanti ovviamente stanno soffrendo dal punto di vista morale e materiale per la tragedia. Ho deciso di venire subito in Emilia-Romagna, perché è la regione più colpita dall’ondata di maltempo dello scorso maggio - sottolineò ancora il generale Figliuolo -. Sono qui per ascoltare le necessità e mettermi a disposizione, con la volontà di lavorare insieme fin da subito. Il mio impegno è mettere a punto in tempi brevi un piano di lavoro. E questa non sarà una visita isolata, ma tornerò presto sul territorio per visitare le province coinvolte, perché ritengo sia giusto rendersi conto di persona della situazione».

MERCOLEDI’ 19 LUGLIO
«Sulla base delle indicazioni ricevute dalla presidente Meloni e visto il quadro e le attività fatte con la Regione, ho dato l’indicazione che copriremo le spese sostenute e da sostenere per l’esecuzione dei lavori di somma urgenza». Il Commissario Figliuolo è tornato in Romagna, dopo la visita della scorsa settimana a Ravenna e provincia, mercoledì 19 a Forlì, per incontrare i sindaci del territorio. E nel fare il punto sulla ricostruzione, ha annunciato che presto verranno risarciti gli enti locali per gli interventi sostenuti in somma urgenza, per  una cifra stimata di 400-500 milioni di euro, dopodiché verranno calendarizzati gli altri interventi urgenti.

MARTEDI 25 LUGLIO
La Giunta regionale ha stanziato martedì 25 luglio 3 milioni di euro per cittadini e attività economiche danneggiati dal maltempo che sabato scorso ha colpito diverse aree dell’Emilia-Romagna, con vento superiore ai 100 chilometri orari insieme a violentissime piogge e grandinate. «Dopo lo stato di emergenza regionale -  hanno spiegato il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, al termine della seduta di Giunta riunitasi a fine mattinata - chiederemo lo stato di emergenza nazionale, inviando la documentazione al Governo entro il fine settimana. Tante persone e imprese colpite di tutti i comparti, a partire da quello agricolo, si trovano nelle zone della Romagna già drammaticamente colpite dalle alluvioni di maggio».

MARTEDI’ 8 AGOSTO
L’8 agosto è stato il presidente Stefano Bonaccini ad inviare una lettera alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in cui si segnalava che, nell’ultimo decreto varato dal Governo non vi sono né risposta sull’alluvione, né fondi per indennizzi a cittadini e imprese. Bonaccini aveva chiesto alla premier un «incontro urgente» con alcune proposte per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. La lettera era stata condivisa e firmata anche da Matteo Lepore, sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Michele De Pascale, presidente della Provincia di Ravenna e Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena.

SABATO 12 AGOSTO
Arriva la risposta piccata della premier Meloni alla lettera di Bonaccini. «Il governo ha già stanziato 4,5 miliardi per la ricostruzione delle zone alluvionate e questa iniziativa non si esaurisce qui. Uno degli obiettivi dell’Esecutivo è anche quello, oltre alla messa in sicurezza e alla ricostruzione delle infrastrutture, di risarcire tutti i privati che hanno subito danni». Sono alcuni passaggi della lettera che la premier Giorgia Meloni ha inviato al governatore dell’Emilia Romagna e sub commissario alla ricostruzione Stefano Bonaccini. «Per questo motivo non sarebbe corretta - secondo Meloni - l’informazione secondo la quale non si sarebbe visto un euro».

MERCOLEDI’ 30 AGOSTO
Gli interventi urgenti realizzati fino a questo momento sono stati pagati dalle amministrazioni locali e solo mercoledì 30 agosto il governo ha sbloccato 289 milioni di euro per sostenere tali interventi, tramite un’ordinanza firmata dal commissario straordinario alla ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, lo stesso che ha gestito la campagna vaccinale durante la pandemia.
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