25 novembre: oltre 4mila donne hanno subito violenza nel 2023 in Emilia-Romagna

Emilia Romagna | 24 Novembre 2023 Cronaca
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Il 25 novembre è la giornata internazionale per il contrasto alla violenza contro le donne. In occasione di questa giornata, come ogni anno il Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna diffonde i dati parziali aggiornati al 31 ottobre 2023. Le donne che si sono rivolte ai 15 Centri antiviolenza del Coordinamento regionale dal 1° gennaio al 31 ottobre 2023 sono state complessivamente 4281. Fra queste 4007 sono donne che hanno subito violenza, il 93,6%. Le donne “nuove” vittime di violenza, cioè coloro che per la prima volta si sono rivolte ad un Centro antiviolenza nel periodo indicato sono state 2733, pari al 68,2% di tutte le donne vittime di violenza che hanno contattato i Centri antiviolenza del Coordinamento; le donne in percorso da anni precedenti sono state 1274 pari al 31,8% Rispetto all’anno precedente, il 2022, le donne aumentano (+ 505 donne) del 13,4%. Nel 2022 infatti erano state complessivamente 3766. L’incremento del 13% si mantiene anche considerando le donne che hanno subito violenza, e riguarda sia le donne nuove che hanno subito violenza (+282) che le donne in percorso da anni precedenti (+175).
Scegliamo di pubblicare i dati in questa occasione per ricordarci che il 25 novembre è una giornata di lotta che si inserisce in una storia di battaglie e impegno quotidiane. Di fronte alla violenza che continua a colpire le donne in Italia e nel mondo, condividiamo la rabbia di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, che con le sue parole coraggiose ha dato voce ad una lotta fondamentale: sorellanza è una parola che usiamo spesso, e mai è stata più azzeccata. Alla rabbia e al dolore per la violenza del femminicidio di Giulia e delle altre 106 donne che sono state uccise dalla violenza maschile dall’inizio dell’anno, si unisce la consapevolezza dell’importanza di continuare a costruire percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Salvarsi dalla violenza non è una questione di merito: la responsabilità della violenza risiede tutta in chi la agisce, e nella società che la produce. Ma mentre lottiamo per contrastare la violenza nelle sue radici sociali, politiche e culturali, continueremo ad impegnarci per accogliere quante più donne possibili, e dare loro gli strumenti e le risorse di cui disponiamo per aiutarle ad intraprendere percorsi di fuoriuscita dalla violenza.

L’anno non è ancora giunto al termine, tuttavia il 2023 appare come il primo anno in cui il numero complessivo delle donne nuove accolte che hanno subito violenza, supera quello del 2019, anno antecedente l’esplodere della pandemia da Sars-COVID19 avvenuto nel 2022. Nel grafico e in tabella (disponibili nel file in allegato), si può osservare l’andamento dei nuovi accessi di donne che hanno subito violenza dal 2019 ad oggi (per permettere la comparazione, per ogni anno si fa riferimento ai dati parziali 01/01 – 31/10). Considerando solo le donne nuove che hanno subito violenza, le donne nate in Italia sono state 1689 e risultano pari al 65,0%; le donne provenienti da altri paesi sono state 905 e rappresentano il 34,8%. Le donne con figli/e sono state 1707 pari al 70%; le donne senza figli/e 732, il 30%. Rispetto al 2022 vi è una leggera diminuzione delle donne provenienti da altri paesi che passano dal 38% al 34,8%. Diminuiscono, di 2 punti percentuali, anche le donne con figli/e (dal 71,8% al 70,0%) e aumentano specularmente le donne senza figli/e. Nell’arco di tempo considerato, i figli/e che hanno subito violenza diretta o assistita sono stati 1566, pari al 52% di tutti i figli/e delle donne accolte, in totale 3000.
 
Per quanto riguarda le tipologie di violenza subita, spesso plurime e contestuali, nel 2023 le donne che hanno subito violenza fisica sono state il 60,4% di tutte le donne accolte; coloro che hanno subito violenza economica sono state il 38,3%; le donne che hanno subito violenza sessuale il 20,3%; le donne che hanno subito violenza psicologica l’88,1% (le percentuali sono calcolate sul numero complessivo delle donne nuove che hanno subito violenza, pari a 2733). Considerando anche le ospitalità in emergenza, presso strutture autogestite dai Centri o in convenzione, le donne ospitate dal 1° gennaio al 31 ottobre 2023 sono state 364, di esse 191 (il 50,5%) sono state ospitate con i figli/e minorenni, che complessivamente sono stati 344, per un totale di 708 donne e bambini/e. Le notti di ospitalità sono state complessivamente 57.653, in media 81 notti per donna e figli/e ospitati.
 
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