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Tre anni e due mesi di carcere, 5 d'interdizione dai pubblici uffici per induzione indebita a dare o promettere utilità. E' la condanna del tribunale di Rimini a Tiziano Marchi, 60 anni, funzionario dell' Agenzia delle entrate di Cesena, già assessore comunale a Forlì. Lo riporta l'Ansa. Fu arrestato nell'aprile 2016 dopo aver intascato 5mila euro dal commercialista di un imprenditore cesenate che nel 2012 aveva subito una multa da 400 mila euro, poi ridotta a 190mila, dopo una verifica fiscale. A Marchi arrivò una seconda pratica sullo stesso imprenditore e gli prospettò di ritardare le verifiche in cambio di 10mila euro. Allertati carabinieri e magistratura, era scattata la trappola: la consegna a Marchi di una busta con banconote segnate, poi il fermo appena uscito dall'ufficio riminese del commercialista. Marchi sostiene che non era un'estorsione ma la richiesta di un prestito per far fronte a momentanee difficoltà, che poi avrebbe restituito. La corte ha derubricato l'accusa da estorsione a induzione indebita.
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