Sanità, ospedale di comunità e centro disabili dopo le cra «Maccabelli» a Russi e «Reale» ad Alfonsine

Samuele Staffa

I centri residenziali per anziani «Maccabelli» di Russi e «Reale» di Alfonsine, dopo il trasloco di buona parte degli ospiti alla Rosa dei Venti di Ravenna, la grande struttura inaugurata pochi giorni fa a pochi metri dal centro commerciale Esp, verranno rivoluzionati.

L'idea è quella di trasferire entro l'estate i degenti ravennati vicino a casa, nella grande struttura inaugurata pochi giorni fa a pochi metri dal centro commerciale Esp e mettere in piedi nuovi servizi: a Russi si parla di un investimento da un milione di euro per realizzare un «ospedale di comunità», mentre ad Alfonsine muove i primi passi l'idea di un nuovo centro dedicato alla disabilità.

RUSSI

La Cra «Maccabelli», che si trova al primo piano sopra la Casa della salute di Russi, chiuderà i battenti in estate. La proprietà dei muri è dell'Asl, mentre la gestione è in capo al Consorzio di cooperative Il Solco. Gli ospiti sono 33, in gran parte provenienti dal ravennate, mentre i russiani sono, negli ultimi tempi, solo 3 o 4. Gli anziani ravennati andranno alla Rosa dei venti, la grande struttura inaugurata nei giorni scorsi a due passi dall'Esp.

«Quelli della 'Maccabelli – spiega l'assessora alle Politiche sociali Monica Grilli – sono posti accreditati su Ravenna (30 su 33), dove il servizio fino ad oggi era carente. Diversi anni fa, infatti, l'Asl dovette fare ricorso agli spazi disponibili a Russi, Alfonsine e Fusignano per rispondere a tutte le richieste. E' vero che i russiani, nel corso degli ultimi anni, hanno avuto l'opportunità di scegliere tra la 'Baccarini' (62 posti letto convenzionati coperti da anziani provenienti da Russi, Piangipane o Ville Unite, più due posti a 'libero mercato',) e la 'Maccabelli'. Ma chi ha scelto la 'Maccabelli' era al corrente che, non appena fosse stato possibile riavvicinare gli anziani ravennati a Ravenna, la struttura russiana sarebbe andata incontro ad una riorganizzazione. Per contro, alcuni anziani ravennati hanno preferito la 'Baccarini'. Ora ragioniamo sull'opportunità di riservare la graduatoria della 'Baccarini' esclusivamente ai russiani».

La «Maccabelli» chiuderà, ma il Polo sanitario compreso tra piazza Farini, via Garibaldi e via Trieste, alla luce di questa riorganizzazione, non perderà nulla: la Casa della salute e gli altri ambulatori e uffici resteranno dove sono. Al contrario, oggi Asl e Comune ragionano su come utilizzare e ottimizzare gli spazi che a breve verranno liberati: qui potrebbero essere concentrati i servizi allocati in altre sedi (ad esempio quello sociale) e soprattutto si lavora al progetto per un «ospedale di comunità» con posti letto pensati per i degenti, giovani o anziani, che dopo un ricovero ospedaliero necessitano di assistenza prima di tornare tra le mura domestiche. Il Pnrr mette a disposizione dell'Asl un milione di euro per mettere in piedi un servizio che non servirà solamente il territorio di Russi, ma anche la Bassa Romagna. «Si tratta, in ogni caso, di qualcosa che mancava – conclude Grilli -, oltre a costituire un'occasione e un vanto per la nostra città».

ALFONSINE

Situazione simile vivrà la Cra «Reale» al primo piano dello stabile che ospita la Casa della salute di Alfonsine. Anche in questo caso i muri sono dell'Asl e gli operatori della coop Il Cerchio. Gli ospiti sono 40, spesso di passaggio per pochi mesi. Di questi, 11 sono accreditati e riservati a ravennati, che traslocheranno alla Rosa dei Venti. Gli ospiti accreditati e destinati ad anziani provenienti dalla Bassa Romagna sono 20 (in verità, gli alfonsinesi doc sono una sparuta minoranza): in questo caso, 6 saranno ospitati alla Cra Boari e 14 andranno alla Cra San Rocco di Fusignano (prenderanno il posto di altrettanti ospiti ravennati che andranno alla Rosa dei Venti). Nove posti, invece, non godono dell'accreditamento, ma sono assegnati in base al 'libero mercato'. «Col trasferimento di 11 anziani a Ravenna – spiega il sindaco Riccardo Graziani – l'attività della 'Reale' non sarà sostenibile sia dal punto di vista organizzativo sia economico, sostenibile. Così si è pensato a trasferire gli ospiti alla 'Boari' di Alfonsine o alla 'San Rocco' dove, in questo secondo caso, potranno contare su un'assistenza infermieristica h24. Questo passaggio è un percorso condiviso e gestito con attenzione dall'Asl e dalla direttrice del distretto sanitario Federica Boschi. Con lei stiamo ragionando sul reimpiego degli spazi liberati dalla cra per realizzare un punto di riferimento per chi deve convivere con la disabilità e trovano risposta in strutture al di fuori dal comprensorio. Oggi, in Bassa Romagna, manca una struttura di questo genere. Ovviamente i locali dovranno essere ristrutturati e riadattati, ma l'Asl Romagna è pronta a investire e sta già lavorando per potenziare la Casa della salute».