Samuele Staffa
E' la vetta più alta dello skyline lughese e, dopo i necessari lavori di consolidamento antisismico, verrà aperto ai curiosi che vogliono ammirare la città di Lugo dall'alto. Costeranno circa 230mila euro e si allungheranno per 5 mesi i lavori di messa in sicurezza del campanile dell'ex convento di San Francesco che si affaccia sull'incrocio tra via Emaldi e via Compagnoni.
Preoccupa l’assenza, all'interno della torre, di solai interni che, oltre a permettere la scalata da terra fino alle campane, conferiscano solidità alla struttura. Così verranno realizzati nuovi piani intermedi, installati tiranti e puntelli, e le fessure lungo i muri esterni verranno tamponate.
Il progetto è tutto nero su bianco e in questi giorni sono in corso le ultime verifiche tecniche. Nelle prossime settimane si provvederà alle formalità previste per l'affidamento dei lavori e, salvo intoppi, i cantieri dovrebbero partire alla fine dell'estate.
«L'intervento punta al recupero e alla messa in sicurezza antisismica della struttura – spiega l'assessora i Lavori pubblici Veronica Valmori -. La cima del campanile costituisce, di fatto, la vetta più alta sul territorio lughese: l'idea è quella di permettere al pubblico, magari in occasione di visite guidate, di raggiungere la cima di questo punto di osservazione privilegiato sulla città».
LA STORIA
Il complesso ai primi anni del ‘500; nel 1568 fu edificata la torre campanaria, con la cappella maggiore ed il coro terminati nel 1578. Col terremoto del 1688 crollò la volta centrale della chiesa.
Dopo il 1796 l’intero complesso domenicano fu sequestrato ai frati e passò sotto il Demanio della Repubblica Cisalpina per poi tornare all’Ordine con la Restaurazione. I Domenicani abbandonarono definitivamente Lugo dopo il 1860 quando l’intero complesso edilizio fu loro nuovamente requisito. Così iniziò lo smembramento e la vendita dei beni che erano stati loro sequestrati e nel 1874 le tre grandi campane furono tolte dalla loro sede in testa al campanile, messe all’asta e vendute. La chiesa venne trasformata in magazzino, mantenendo questa destinazione fino a quando, la sera del 26 dicembre 1944, rimase completamente distrutta nel corso di un bombardamento. Oggi l'intero complesso appartiene al Comune di Lugo. Nel 1995 si è eseguita sull’immobile un ampio e significativo restauro al fine di renderla idonea ad ospitare una residenza sanitaria assistenziale. Tale intervento sismico non ha però interessato il campanile.