Lugo, Paolo Tarlazzi direttore dell’ospedale «Umberto I»

E’ il dottor Paolo Tarlazzi il nuovo direttore dell’ospedale «Umberto I» di Lugo. Assieme a lui, negli ultimi giorni sono stati nominati tre nuovi primari per Ortopedia, Chirurgia e Anestesia: tre unità operative lughesi che, fino a poche settimane fa, erano accorpate a quelle dell’ospedale di Faenza, ma che per volere dei vertici Ausl sono tornate autonome. 
La nomina di un direttore del nosocomio lughese era attesa da tempo. Negli ultimi anni il presidio ha perso alcune specialità, e con le nuove nomine si spera che l’«Umberto I» recuperi terreno e non perda il ruolo che merita nel perimetro dell’Ausl Romagna.
Tarlazzi è un veterano per quanto riguarda i ruoli dirigenziali all’interno dell’Asl Romagna: ha ricoperto, negli ultimi due anni, il ruolo di direttore del «Santa Maria delle Croci» di Ravenna. Il suo incarico a Lugo durerà 9 mesi: il tempo necessario a espletare tutte le procedure di legge per trovare un nuovo direttore in pianta stabile. Tarlazzi ha lasciato poche settimane fa  il timone dell’ospedale di Ravenna alla dottoressa Francesca Bravi, che prima di intraprendere gli studi medici si è diplomata proprio al liceo «Ricci Curbastro» di Lugo, ma continuerà a coordinare le attività dei due nosocomi, quello lughese e quello manfredo.
Le prime sfide che Tarlazzi dovrà affrontare sono due. Da una parte l’allestimento del nuovo Padiglione D: un intervento molto impegnativo,  che ha visto la completa demolizione e ricostruzione della palazzina, ma che si allunga dal mese di luglio 2016 e la struttura che deve essere allestita per ospitare diversi ambulatori: qui dovrebbero essere collocati gli strumenti diagnostici a servizio della gastroenterologia, l’oculistica e dovrebbero trovare spazio gli ambienti dedicati alla dialisi. Un investimento che, a conti fatti, verrà a costare quasi 6 milioni di euro. 
Poi si dovranno aprire i cantieri per allargare il Pronto soccorso. L’idea è quella di realizzare una nuova piattaforma di arrivo delle ambulanze e individuare percorsi e spazi differenziati per l’accoglienza e l’attesa dei pazienti infetti e non. 
La progettazione è stata affidata pochi giorni fa all’architetto Roberto Pirazzini e la spesa finale si dovrebbe aggirare sugli 1,5 milioni di euro. Il professionista dovrebbe occuparsi anche dell’ampliamento della Terapia intensiva per creare 4 nuovi posti letto.
 

Gli specialisti

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Andrea Colombelli ha seguito gli studi universitari (specializzazione nel 2010) a Pavia. Giovane ma con un’ampia esperienza alle spalle, ha inoltre partecipato molto all’attività operatoria quotidiana, guadagnando una buona esperienza nel campo della chirurgia ortopedica e traumatologica. Viene dall’ospedale di Ravenna e il suo incarico durerà cinque anni. 

CHIRURGIA
Classe 1956, il dott. Rosario Mario Trachino era già dirigente medico di Chirurgia generale a Faenza, la stessa unità operativa che comprendeva fino a pochi giorni fa, anche quella di Lugo. Con lo sdoppiamento delle realtà e la ritrovata autonomia della Chirurgia lughese, lo stesso Trachino è stato nominato alla guida della struttura complessa per 9 mesi, in attesa che venga avviata una nuova procedura per la selezione del ruolo di primario.

 ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Il dott. Vincenzo De Santis ha maturato una lunga anzianità di servizio prevalentemente nell’ambito di Ravenna e anche a livello internazionale. Importante anche l’esperienza e la capacità organizzativa espressa durante la gestione dell’emergenza pandemica in corso. Il suo incarico durerà nove mesi, il tempo necessario a perfezionare il percorso per stabilizzare l’assegnazione della direzione della «struttura complessa».