La Fiera biennale non si farà e tutto è rimandato al 2021», spiega Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda con delega alle Attività produttive in seno all'Unione della Bassa Romagna. «Eravamo partiti con un buon anticipo – aggiunge Bassi - a progettare l'evento assieme alle associazioni di artigiani e commercianti, ma le garanzie di poter organizzare l'evento hanno, col passare del tempo, dovuto fare i conti con l'emergenza Covid e non abbiamo voluto aggiungere incertezze in capo alle aziende, che già devono far fronte a diverse difficoltà. Così abbiamo deciso di rimandare tutto al prossimo anno».
Non sarebbe stato proponibile traslocare la Fiera dal Pavaglione al web: sarebbe stata percepita come «scelta povera» per un evento che vive proprio di presenza e partecipazione. Ogni momento di pausa, tuttavia, può innescare una riflessione. «Pensiamo ad una Fiera 2021 – sottolinea Bassi - che punti a valorizzare l'anima economica del territorio, a partire dall'intera filiera agroalimentare, e a qualificare l'attività convegnistica».
Nel frattempo gli imprenditori non sono stati con le mani in mano e hanno partecipato attivamente all'organizzazione degli eventi cittadini attraverso le reti di impresa dei commercianti. A Cotignola, ad esempio, l'Arena delle Balle di paglia è stata sostituita da una rassegna itinerante che ha animato diversi angoli del territorio comunale. E la rete dei commercianti ha fatto la sua parte. «A Massa Lombarda – prosegue Bassi - sono saltati diversi eventi, ma anche grazie ai commercianti si è puntato su altri appuntamenti più facili da coniugare con le direttive anti-Covid, dal mercatino in piazza al Piccolo festival della narrazione».
L'economia della Bassa Romagna, nonostante tutte le difficoltà oggettive e alcune sofferte chiusure «tutto sommato sta resistendo – commenta Bassi – e cerca di cogliere tutte le opportunità legate alla attrattività del territorio, alla sostenibilità e all'innovazione. In qualità di amministratori pubblici, abbiamo il compito di accompagnare questo sviluppo con nuovi investimenti, fiscalità agevolata e servizi sempre più adeguati, nonostante agli stessi enti locali, in questi mesi di emergenza, siano venute a mancare molte entrate: al Comune di Massa Lombarda, ad esempio, sono entrati 600mila in meno euro rispetto lo scorso anno. E il tempo non utilizzato per l'organizzazione della Fiera è stato impiegato per portare avanti il confronto con tutti i portatori di interesse, dalle imprese ai sindacati, dalle scuole alle istituzioni, per arrivare entro breve tempo, spero entro la fine dell'anno, alla firma del nuovo Patto per lo sviluppo (l'ultimo era datato 2015) dove mettere nero su bianco gli impegni e gli obiettivi per il nostro territorio. Usando una metafora calcistica – conclude Bassi -, giochiamo d'attacco nella metacampo avversaria».
Luciano Facchini, coordinatore Tavolo delle imprese
«Una rinuncia dettata dalla situazione sanitaria»
«E' con un certo rammarico che, di fronte alla delicata situazione sanitaria - dice Luciano Facchini, responsabile sindacale di Confcommercio Ascom Lugo, quest'anno alla guida del Tavolo delle imprese della Bassa Romagna - gli amministratori pubblici della Bassa Romagna, di concerto con le associazioni di categoria delle imprese, hanno deciso di rinunciare per quest’anno alla fiera Biennale. Un evento che, per sua natura, coinvolge molte persone mosse dalle più diverse esigenze: c'è chi si reca in piazza per toccare con mano l'ultima versione di un prodotto o per informazioni su servizi di interesse e chi semplicemente per sbirciare tra gli stand. Proprio per allargare il pubblico della Fiera, nella passata edizione è stata realizzata una nuova area ristorazione, che ha registrato un buon successo. Un evento come la fiera Biennale potrebbe essere difficilmente sostituita da eventi con le stesse caratteristiche, ma in scala ridotta e con accessi limitati, o da eventi che si svolgono esclusivamente sul web».