Lugo, chiude la scuola paritaria «Maria ausiliatrice»
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Samuele Staffa
«Ci abbiamo messo il massimo impegno e investito molte risorse. Ma dal 2016 abbiamo dovuto fare i conti con perdite importanti e la situazione è divenuta insostenibile». Francesca Battistini, presidente della cooperativa sociale Progetto Crescita onlus, realtà che gravita nel consorzio Solco di Ravenna e da sei anni gestisce le attività della scuola paritaria «Maria ausiliatrice» di Lugo, è costretta ad alzare bandiera bianca. A settembre non squillerà alcuna campanella. Asilo, materna ed elementare chiuderanno a fine giugno e le chiavi torneranno nelle mani delle suore.
I genitori dei 96 ragazzi che avevano avviato le pratiche per l’iscrizione al prossimo anno scolastico non l’hanno presa bene e quella di martedì 12 è stata una riunione decisamente tesa. «Comprendo i genitori, anch’io sono un genitore: non è certo una comunicazione facile da dare o da ricevere - spiega la presidente Battistini -. Abbiamo preso in carico il servizio dall’ordine delle suore salesiane che chiudeva i bilanci con numeri negativi e si trovava in difficoltà col personale. Avevamo l’ambizione e il desiderio di invertire il trend. Al momento del nostro ingresso, in vista dell’anno scolastico 2015/16, quando gli iscritti erano 150, abbiamo investito più di 300mila euro per adeguare la struttura. Il nostro obiettivo per raggiungere il pareggio di bilancio erano le 170 iscrizioni. Purtroppo, invece, la situazione è andata peggiorando, le perdite sono cresciute fino a superare i 100mila euro all’anno e questo impegno si è rivelato insostenibile».
Le iscrizioni raccolte nelle scorse settimane, in vista di settembre, sono 17 per l’asilo, 22 per la materna e 57 alle elementari, dove la classe più numerosa sarebbe stata la quarta, con 18 alunni, mentre la prima avrebbe avuto solo 9 bambini tra i banchi. Basti pensare che, nelle scuole statali, non vi sono classi con meno di 15 alunni. Negli anni è inoltre venuto a mancare anche il prezioso contributo delle religiose, presenza importante nella maggior parte delle scuole paritarie perchè forza lavoro senza costi. «Progetto Crescita - dice la presidente - gestisce altri servizi, ma non possiamo utilizzare le plusvalenze di altre attività per reggere un passivo così importante. Continuare su questa strada ci avrebbe portato al default della cooperativa».
Mamme e papà, in vista di settembre, dovranno guardarsi attorno. «In queste settimane abbiamo avviato un percorso con l’assessore Luigi Pezzi del Comune di Lugo, il vescovo di Imola Giovanni Mosciatti, i rappresentanti della Fism e delle scuole paritarie di Lugo, San Giuseppe e Sacro Cuore, per affrontare la questione. Tuttavia questa esperienza non può continuare. Gli altri istituti lughesi sono disponibili ad accogliere nuovi iscritti, ma la scelta spetterà ai genitori».
Per quanto riguarda il personale, tra insegnanti e assistenti, oggi vi sono sette persone impiegate a tempo indeterminato e altrettante a tempo determinato. La precedenza andrà, ovviamente, agli indeterminati. «Alcuni dipendenti sono in graduatoria per le scuole statali - aggiunge Battistini -, altri potrebbero proseguire l’attività in altre paritarie e per altri formuleremo proposte per impiegarli, seppur in servizi diversi dall’attività di insegnamento, all’interno della cooperativa».