«Di feste di Carnevale che raggiungono i cent’anni, a pensarci bene, ce ne sono poche. Ed è anche per questo che stiamo già ragionando sul centenario». Ha ragione Mentino Preti, capofila del comitato San Grugnone di Conselice che con l’edizione di quest’anno spegnerà 98 candeline, all’insegna di quel «gozzoviglio» e di quella trasgressione dalle regole che hanno raso la coloratissima e caciarona parata conselicese una delle più originali, partecipate e travolgenti feste carnevalesche della Romagna.
Nata all’indomani della Grande Guerra da un gruppo di eruditi reduci che proprio non volevano saperne di rispettare i mesti dettami della Quaresima, la tradizione di San Grugnone vede nel mercoledì delle ceneri la trasformazione del Comune di Conselice nel bizzarro reame del Boystelandm con tanto di Re, il Pangiagleba, che guida la colorata fauna in una pantagruelica gita tra le frazioni.
«Mercoledì 1 marzo, come sempre, partiremo alle 14 da piazza Foresti e svolteremo in campagna all’altezza del cimitero – spiega Mentino Preti -. Attraverseremo San Patrizio, Borgo Serraglio e Chiesanuova festeggiando nei cortili e nelle case, con carri e maschere».
Il comitato della festa lavora su una decina di carri, un paio dei quali realizzati in collaborazione con l’asilo e le scuole elementari di Conselice e dopo la sfilata nei campi l’intera città aspetta con trepidazione la grande festa di piazza del 12 marzo. «I carri saranno una ventina, con i migliori dai territori limitrofi – spiega Preti -. Avremo anche le nostre auto americane, una banda con le majorettes, dei ballerini, la comicità di Sgabanaza e l’ormai tradizionale lancio di cioccolatini e caramelle, circa quattro quintali, e poi un migliaio di palloncini e tanto altro. L’ingresso per gli adulti costa 5 euro, per i bambini è gratuito e ogni bambini riceverà un dono all’ingresso: abbiamo 350 palloni e altrettanti giocattoli e uova di Pasqua. E’ un carnevale impegnativo da organizzare, ma anche una delle feste più divertenti a cui si possa partecipare». (f.sav.)