Cotignola, arriva la rotonda tra Felisio e Madonna di Genova

Sono partiti i lavori per la realizzazione dell'attesissima all'incrocio tra la strada provinciale Felisio, la strada provinciale Madonna di Genova e via Zagonara, nel comune di Cotignola, a due passi dal Maria Cecilia hospital.

Oltre a mettere in sicurezza un punto «caldo» della viabilità locale, la nuova rotonda permetterà tra l’altro di collegare le piste ciclabili esistenti a nord e sud dell’intersezione.

Il costo dell'opera è di 250mila euro, finanziati interamente dal Comune di Cotignola, grazie agli oneri di urbanizzazione ricavati dall'ampliamento della clinica del gruppo Gvm, mentre la progettazione e la direzione lavori è in capo alla Provincia.

«Partono finalmente i lavori per un'opera tanto attesa, che permetterà di eliminare un pericoloso incrocio - ha dichiarato Nicola Pasi, consigliere delegato alla Viabilità per la Provincia di Ravenna -. Negli ultimi anni, in stretta collaborazione con i Comuni interessati alle opere, ci siamo impegnati per eliminare numerose intersezioni sulle strade provinciali della Bassa Romagna, cosa che ha permesso di innalzare notevolmente la sicurezza delle nostre infrastrutture e allo stesso tempo fluidificare il traffico, a vantaggio sia degli utenti della strada, sia delle abitazioni e delle attività che insistono su questi incroci».

I lavori, che dureranno circa sei mesi, verranno eseguiti senza interruzioni del traffico, operando su una corsia per volta.

«Si tratta della seconda rotonda realizzata in sinergia con l’amministrazione provinciale, dopo quella nell’incrocio tra la vie X aprile e San Francesco - ha rimarcato il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari -. Stiamo cercando nel tempo di accantonare le risorse necessarie per mettere in sicurezza i punti più critici. Nell’ambito di questo costante impegno, stiamo partendo con la realizzazione della terza rotatoria sull’incrocio tra le vie Corletta, corso Sforza e Guidana San Lorenzo (ribattezzata 'il fagiolo', per la sua forma ellittica). Siamo convinti che in questo momento di difficoltà un impulso importante per una graduale ripartenza debba necessariamente venire anche dall’ente pubblico, attraverso opere infrastrutturali come queste che, oltre a qualificare i nostri territori, costituiscono un rilevante volano economico».