Bassa Romagna: un Pug partecipato per il futuro del territorio

Bassa Romagna | 10 Ottobre 2021 Cronaca
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Samuele Staffa
Coinvolgere i cittadini, le associazioni, il mondo del lavoro e dell’impresa, i giovani nella definizione del futuro del territorio: è questo l’obiettivo principale di «Pug mio», il percorso di partecipazione promosso dai Comuni dell’Unione della Bassa Romagna per la redazione del Piano urbanistico generale, lo strumento di pianificazione urbanistica che disegnerà l’assetto del territorio per i decenni futuri.
Il percorso si articola in diverse fasi in modo che cittadini, associazioni e portatori di interesse di ogni genere possano contribuire alla definizione degli obiettivi, dei temi e delle sfide che segneranno il futuro della Bassa Romagna.
Ora la «fase di ascolto» entra nel vivo: martedì 12 ottobre alle 16.30 all’auditorium del Comune di Fusignano si terrà l’evento di lancio aperto a tutta la cittadinanza che vedrà coinvolti esperti nelle materie al centro della pianificazione (per partecipare occorre iscriversi inviando una mail a partecipazionepug@unione.labassaromagna.it).
Successivamente, dal 13 al 16 ottobre, verrà allestita una «postazione mobile» che avrà l’obiettivo di portare direttamente nelle piazze dei comuni il processo di pianificazione: si comincerà mercoledì 13 col mercato di Lugo, proseguendo giovedì 14 davanti alle scuole di Lugo, venerdì 15 ottobre al mercato di Massa Lombarda e infine sabato 16 ottobre la mattina al mercato di Bagnacavallo e il pomeriggio al Lugo Vintage Festival.
Il percorso proseguirà nel mese di novembre con tre laboratori tematici e si concluderà in dicembre con un evento rivolto a categorie economiche e sociali (le date sono ancora in fase di definizione). Sul sito www.labassaromagna.it saranno disponibili il calendario degli appuntamenti e i materiali prodotti durante il percorso di partecipazione affidato alla regia della cooperativa fiorentina Sociolab.
 

DANILO MISIROCCHI   Cia Romagna

Per Cia Romagna il Pug deve portare a una semplificazione delle procedure e ad una velocizzazione dei tempi burocratici che troppo spesso non coincidono con i tempi vitali delle attività e degli insediamenti produttivi; ci aspettiamo regole chiare e fattibili; auspichiamo una gestione sovracomunale dei nuovi insediamenti e un unico interlocutore per le attività produttive; un’attenzione alle aree al confine con i territori limitrofi alla Bassa Romagna per un’omogeneità di regole a più ampio raggio. Sono alcuni aspetti che possono segnare la differenza fra passato e futuro.
   

ANDREA BETTI  Confagricoltura Ravenna

Occorre potenziare la viabilità esistente per favorire anche la circolazione dei mezzi agricoli senza deturpare però il patrimonio economico e paesaggistico con l’esproprio di frutteti e vigneti, tenendo conto, peraltro, anche del piano ambientale nazionale. La stessa attenzione dovrà essere posta nella realizzazione di future piste ciclabili. Favorire la costruzione di tensostrutture al posto di magazzini e depositi per gli attrezzi. Valutare l’abbattimento di vecchi e deturpanti fabbricati, non agibili, al fine di recuperare la cubatura per ricostruire poi spazi utili alle aziende agricole con nuovi materiali edili. Infine, perché tutto funzioni al meglio, serve una burocrazia più snella e collaborativa, allineata con le altre province.
 

COLDIRETTI Ravenna

La pianificazione urbanistica deve assicurare traiettorie future di sviluppo sostenibile ed evitare in primis ulteriore consumo di suolo agricolo tutelando i terreni fertili. Nello spazio di una generazione, a livello nazionale è scomparso un terreno agricolo su 4 (-28%). Un trend negativo, che mette a rischio l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e la sovranità alimentare del Paese. I dati relativi alla cementificazione sono impietosi anche nella nostra provincia, maglia nera in regione. Nell’attesa dell’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Senato, è indispensabile agire localmente e con consapevolezza attraverso gli strumenti di pianificazione urbanistica.
 

GIANCARLO MELANDRI   Confesercenti 

Il nuovo Pug della Bassa Romagna dovrà necessariamente tener conto della richiesta di moratoria sulle nuove superfici commerciali, oltre a prevedere  interventi ed incentivi finalizzati al recupero del patrimonio immobiliare. Il Pug dovrà anche ridisegnare la mobilità locale evitando disagi per le attività commerciali, valorizzando i servizi e i parcheggi dedicati a ogni tipo di veicolo. Infine, è necessario sostituire le entrate degli oneri di urbanizzazione con la ricerca di contributi. 
 

LUCA MASSACCESI   Ascom-confcommercio

Il Pug é uno strumento di pianificazione cruciale per il disegno del futuro assetto del territorio. Definirlo con un percorso partecipativo é importante per scegliere fra i possibili scenari quello più rispondente all’identità della comunità della Bassa Romagna. L’auspicio è quello di un confronto reale e non meramente formale, che affronti con incisività i temi della ristrutturazione urbana, della vivibilità dei centri, del recupero che tolga problemi senza crearne di nuovi, del consumo del territorio, della mobilità. E fondamentale sarà anche un coinvolgimento dedicato delle rappresentanze di imprese e professionisti per la sua migliore formulazione anche in termini tecnici.
 

ANTONELLO PIAZZA   Confartigianato

Il primo tema riguarda la rigenerazione urbana delle abitazioni, con regole comuni a tutta la Bassa Romagna e misure realmente incentivanti per il recupero del patrimonio immobiliare: non parlo di contributi economici, ma di maggiori possibilità progettuali e meno burocrazia per chi ristruttura. In secondo luogo, occorre rendere più moderne le attuali aree artiginali, con manutenzioni puntuali e opere che le rendano più fruibili da parte degli stessi lavoratori. 
 

NICOLA ISEPPI    Cna Bassa Romagna

Auspichiamo che il nuovo Pug dell’Unione della Bassa Romagna sia finalmente uno strumento operativo per modernizzare i territori semplificando le normative, coniugando le opportunità per le imprese alla sostenibilità ambientale.
 

MARIO MAZZOTTI   Legacoop Romagna

Per Legacoop Romagna  la priorità è la semplificazione delle procedure edilizie e urbanistiche in relazione ai cambi d’uso e agli insediamenti produttivi e residenziali. Per noi sono molto importanti anche: la valorizzazione e la normazione delle nuove zone logistiche semplificate e una gestione concordata e condivisa dei passaggi normativi tra gli strumenti urbanistici in essere e il nuovo Pug. Infine una gestione sovracomunale dei nuovi e limitati insediamenti previsti dall’applicazione della legge regionale.
 

ANTONIO BUZZI  Confcooperative Romagna

Tutela ambientale e sviluppo sostenibile sono i concetti fondamentali che il nuovo Pug deve saper conciliare in una nuova sintesi coraggiosa e lungimirante. Dal percorso partecipato ‘Pug mio’ occorre saper leggere gli obiettivi di interesse generale, da tutelare rispetto ai tanti pur legittimi interessi particolari: azzerare il consumo di suolo e recuperare le aree dismesse, valorizzare l’agricoltura sostenibile, promuovere uno sviluppo ecocompatibile, rigenerare le città partendo dalla valorizzazione e il riuso degli spazi pubblici.
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