Una full immersion sapori, suoni e colori da tutto il mondo per ricordarci la bellezza della pluralità e della diversità. Se è vero che «formula che vince non si cambia», allora il Popoli Pop Cult Festival di Bagnara – ripartito giovedì 29 – fa bene a riproporre nella sostanza la «ricetta» che lo ha fatto diventare uno dei fulcri dell’estate in Bassa Romagna. La nona edizione della festa è sottotitolata «Terre di Zar», focus al quale la festa (in corso fino a domenica 2 luglio nel centro del paese) dedica un’attenzione particolare attraverso spettacoli e mostre dedicate.
Ma rimane la gastronomia uno dei principali motivi di interesse, con la bellezza di 23 stand gastronomici – un record – legati alle varie culture del mondo con piatti tipici preparati da cuochi originari dei Paesi di cui offrono lo spaccato: ci sono novità assolute per la festa di Bagnara e ancora un focus sulle «Terre di Zar»: due stand russi e uno georgiano, oltre allo stand dei vini che propone georgiano e di molti altri paesi del mondo. Il presidente della giuria per il premio gastronomico sarà Gabriele Finetti, argentano in gara alla quarta edizione di Masterchef.
In primo piano anche concerti espettacoli. Venerdì 30 in piazza Marconi si esibiranno i KhukhMongol tra musica, danza e lo spettacolare canto khuumii (che con la gola produce due toni distinti e simultanei). Nella Rocca Sforzesca ci saranno gli eclettici Trouble Notes e all’ex i Jedbalak, depositari della tradizione musicale degli Gnawa del Marocco, senza contare i buskers per le vie del borgo. Sabato 1 luglio Ensemble Troïka e musica slava in piazza, Tablao de Flamenco in rocca e la Serbia degli Ajde Zora al lavatorio. Domenica 2 Esquina Caliente, in piazza, ancora Ensemble Troika in rocca l’indo-americano KorySumac al lavatoio.
Numerose le mostre allestite, dalla icone a modello russo di Giancarlo Pellegrini in municipio alla «Natura estrema» di Monica Liverani sul Kazakistan, dai «Ricami in Vetro» di Kina Bogdanova alla sala Sant’Apollinare alle esposizioni ispirate all’Urss al Torrioncello, senza dimenticare la nona Estemporanea d'Arte Popoli, curata dallo Studio Tecnico Galli, con i vincitori proclamati sul palco domenica 2 alle 21 e le originali iniziative dedicate al «Falso d’autore», sulle opere dei «diversamente artisti», e la performance «Scarpa d’artista: porta un paio di scarpe. L’arte la mettiamo noi», sabato 1 alle 21.
Nel fossato della rocca la coop. Il Mosaico organizzerà laboratori sulle culture dal mondo e la festa prevede anche l’assegnazione del secondo Premio Popoli a Davide Demichelis, giornalista freelance che lavora per la Rai, il National Geographic e altre emittenti.