Alfonsine, la base nucleare Nato fa spazio all'agricoltura

Bassa Romagna | 25 Dicembre 2020 Cronaca
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Samuele Staffa
Un altro pezzo di Guerra fredda va in soffitta. Il terreno agricolo di oltre 30 ettari che si trova ad Alfonsine in via Fornazzo, in località Madonna del Bosco, che diversi anni fa avrebbe potuto diventare sede di una base militare Nato, è stato ceduto, dopo tre aste andate deserte, ad una impresa agricola per circa 883mila euro (fuori campo Iva). 
La cittadinanza alfonsinese diversi anni fa, era la fine degli anni ‘60, si era opposta alla possibilità che quel grande appezzamento di terreno potesse diventare una base militare Nato in grado di ospitare addirittura delle testate nucleari. Lo Stato espropriò l’appezzamento, poi non se ne fece nulla. «Con la cessione del terreno ad una impresa agricola – spiega Roberto Laudini, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Alfonsine - si chiude un capitolo di storia locale, che aveva visto scendere in campo le istituzioni e molti cittadini in un movimento di protesta contro questa possibilità paventata dai ministeri romani. La superficie è stata venduta pochi giorni fa a un imprenditore e potrà tornare alla sua vocazione agricola».
Dopo tre aste andate deserte, a farsi avanti è stata la Società agricola «Il Podere» sas di Andrea Gazzetti con sede in via Reale a Glorie di Bagnacavallo aggiudicarsi il terreno con trattativa diretta per 883mila euro. Come previsto dalla disciplina del «Federalismo demaniale», una parte della somma (il 25% della cifra prevista nella prima asta di diversi mesi fa da 1 milione e 70mila euro circa) andrà allo Stato, mentre il restante potrà essere utilizzato dal Comune di Alfonsine per estinguere mutui accesi per finanziare opere pubbliche: a conti fatti, un gruzzoletto di oltre 600mila euro che vanno ad alleggerire il debito dell’ente alfonsinese. Le ultime pratiche sono state compilate il 15 dicembre. «Potremo così – commenta Laudini – contrarre nuovi mutui per finanziare nuove opere. Un toccasana per i conti del Comune e un sospiro di sollievo per tutti coloro he si erano schierati contro la base militare nucleare».   
(nell'immagine il quadro del pittore Mario Bocchini che raffigura il sottopasso ferroviario in destra Senio ad Alfonsine. Sulla destra si intravede la scritta «no atomica» )
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