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Con l’anticipazione all’autunno – dal 29 settembre al 15 ottobre, in luogo del periodo di fine anno scelto per il debutto l’anno scorso – dell’ambizioso festival di musica barocca Purtimiro, che a Lugo aprirà di fatto l’annata teatrale sempre con la direzione di Rinaldo Alessandrini, al Rossini la stagione di prosa vera e propria comincerà solo il 24 novembre, con il decano Franco Branciaroli alle prese con un testo che più classico non si potrebbe: la Medea di Euripide. La programmazione è perfettamente calata a metà strada fra la classicità e il teatro contemporaneo, fra dramma e commedia, con la musica riconfermata «di spalla» e un cartellone di danza da tenere assolutamente d’occhio.
Tornando alla prosa del Rossini, in dicembre il palcoscenico lughese ospiterà l’allestimento del Nome della Rosa di Umberto Eco curato dai teatri stabili di Torino, Genova e del Veneto, con Eugenio Allegri e la regia di Leo Muscato. A metà gennaio arriva Le Prenom – Cena tra amici, grande successo della più recente commedia francese (dal 2010) portato in scena da Antonio Zavattieri. Scienza protagonista in febbraio, con grandi nomi come Umberto Orsini, Giuliana Lojodice e Massimo Popolizio che porteranno in scena il dibattito tra i fisici Bohr e Heisenberg in Copenaghen del drammaturgo Michael Frayn. A inizio marzo approderà anche a Lugo Il mondo non mi deve nulla di Massimo Carlotto con le sue tormentate atmosfere noir e due protagonisti d’eccezione come Claudio Casadio e Pamela Villoresi, mentre a metà del mese chiuderà il cartellone l’Otello di Shakespeare nell’allestimento del Teatro dell’Elfo con Elio De Capitani.
La danza vedrà al Rossini l’MM Contemporary Dance Company a fine gennaio in coreografie su musiche di Chopin e Stravinskji, in febbraio lo Spellhound Contemporay Ballet nelle sue Rossini Ouvertures, in marzo la No Gravity Dance Company nel divertente e jazzistico Comix e in aprile Naturalis Labor in una revisione tanghera di Romeo e Giulietta.
La Filarmonica Toscanini suonerà a Lugo il 21 dicembre, inaugurando un cartellone musicale che il 18 gennaio porterà al Rossini i grandi Solisti Veneti di Claudio Scimone impegnati proprio in un programma su Gioacchino Rossini, protagonista anche dei concerti successivi della Wunderkammer Orchestra, con la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam a chiudere il 21 aprile con Bach, Mozart e Brahms.
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