Venti inediti di Silvestro Lega a Viareggio
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Sandro Bassi
A Viareggio una mostra romagnolissima, sullo sfortunato in vita e celebratissimo in morte Silvestro Lega (Modigliana 1826 - Firenze 1895). Incredibilmente, dei 50 dipinti in mostra ben 20 sono inediti, il che si spiega con l’accanita opera di ricerca dei due curatori, Silvio Balloni e Giuliano Matteucci, che hanno scandagliato archivi e collezioni private. La rivelazione più clamorosa sta nei ritratti della famiglia Fabbroni di Tredozio, finora noti solo indirettamente: si sapeva della loro esistenza ma non erano mai stati esposti. Da più fonti era stata tramandata la notizia del soggiorno di Lega nel paese del Tramazzo nel 1856, ospite del medico Giuseppe Fabbroni. I due condividevano una vecchia amicizia oltre che ideali mazziniani. Il primo stava attraversando un periodo di crisi e si rifugiò presso il secondo, ritraendo lui e famiglia. Se il più emozionante è il ritratto di Elisa Pieraccini, moglie del medico tredoziese, raffigurata trentenne, in posizione frontale su un neutro sfondo grigio, con lo sguardo imbambolato, acconciatura impeccabile, artisticamente riuscitissimo ma pur sempre rientrante in un genere convenzionale, i più «fuori dall’ordinario» sono invece i dipinti di soggetto quotidiano, col vecchio e barbuto cuoco e soprattutto col padrone di casa (In cantina) intento a travasare vino di fronte a una teoria di fiaschi, orci, brocche, non immemore di un Vermeer.
L’altra rivelazione è il ritratto della giovanissima Maria Virginia Fabbroni dipinto durante un secondo soggiorno tredoziese, nel 1870, all’indomani della scomparsa dall’amatissima Virginia Batelli. Attorno al «ciclo Fabbroni» sono esposti altri dipinti riemersi dall’oblio (come Contadino davanti a un falò nella campagna livornese, scena agreste di nitidezza commovente) assieme ad alcuni classici, sempre potenti (L’elemosina, Una visita, La balia, ecc.), prestati per l’occasione.
«Silvestro Lega, storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni». Fino all’8 dicembre a Viareggio, al Centro Matteucci Arte Moderna, da martedì a venerdì ore 15.30-19.30 e sabato e festivi anche 10-13.