Fanghi a Marina, un coro di 'no' da Comitati e Pro loco al 'Progettone bis'

Ravenna | 09 Novembre 2015 Cronaca
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L’appuntamento, ancora da confermare, è per il 26 novembre all’ex circoscrizione di Marina, in piazza Marinai D’Italia. E forse si conoscerà qualche dettaglio in più del nuovo progetto di escavo dei fondali che riguarda da vicino Marina di Ravenna dove l’Autorità Portuale prevede di collocare in mare le due casse di colmata che dovranno ospitare 2,3 milioni di metri cubi di materiale derivante dallo scavo dei fondali del canale Candiano (la soluzione «B» trovata da Autorità Portuale, dopo il sequestro che ha reso impraticabili quelli ipotizzate ai lati di via Trieste). Ma intanto sono già comparsi striscioni «no fanghi» in una delle dighe di Marina. Perché è proprio quella la parte di Marina che più verrà interessata dall’intervento: il progetto di Ap prevede proprio la creazione di due casse lungo le dighe foranee Nord e Sud, una a Marina appunto e l’altra a Porto Corsini. Ma il presidente del consiglio territoriale Davide Benazzi ritiene che ci sia ancora un margine di discussione: «Non è detto che saranno posizionate lì, potrebbero andare anche oltre le due miglia dalla costa». Sarà il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, il 26 novembre, a dare spiegazione ai cittadini di Marina, dove però nel frattempo serpeggia un po’ di apprensione, spiega lo stesso Benazzi: «C’è certamente perplessità e preoccupazione, innanzitutto sul piano ambientale: molti pensano che i fanghi siano inquinanti, anche se ci sarà una commissione incaricata apposta di valutarli e selezionarli. Poi c’è il problema estetico e logistico: chiederemo che il trasporto dei fanghi venga fatto esclusivamente via mare, anche perché per sviluppare il progetto serviranno due anni, e poi ne serviranno altri tre perché il materiale si sedimenti e ci si possa costruire sopra». Ecco, il tema del «futuro» delle casse di colmata potrà spostare molti pareri. «Io non ho visto il progetto e quindi non posso pronunciarmi – spiega il presidente della Pro loco di Marina Sergio Sangiorgi –, ma credo che il punto sia valutare se questa è un’opportunità o meno la località. Se ad esempio, col tempo, sopra le casse si potesse costruire una nuova banchina con un’altra passeggiata e le panchine, perché non valutare il progetto?». C’è anche chi sogna di fare un bel parcheggio, che risolva il problema dei posti auto a Marina sopra la cassa di colmata. E c’è invece chi è già molto scettico sulla questione, come il presidente del Comitato cittadino Adalberto Serafini: «A Porto Fuori non li hanno voluti, e nemmeno a Lido Adriano: ci sarà un motivo per il quale nessuno vuole questi fanghi? Io credo sia un problema mettere una discarica in uno dei posti più belli e caratteristici di Marina e vedo anche che in città c’è una piccola sommossa contro il progetto. A livello tecnico ovviamente non so dire cosa sia meglio, ma innanzitutto non capisco che senso ha scavare il Candiano a 13 metri e mezzo quando la profondità fuori dalla diga è di 9 e, a parte questo, anche ci fosse un progetto di riqualificazione di quell’area possibilità di costruire strutture sopra la cassa, allargando la diga, come facciamo a sapere che i turisti, dopo anni di lavoro, resteranno o torneranno da noi? Senza considerare l’aspetto ambientale: sono 30 anni che il polo chimico lavora in quell’area». (Daniela Verlicchi)
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