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Non ha dubbi Carlo Dalmonte, il presidente uscente di Gemos, rieletto ieri per un nuovo mandato triennale: «I numeri che abbiamo presentato ai nostri soci in Assemblea sono eloquenti e gli indicatori sociali ed economici ci danno la conferma di aver lavorato bene. Siamo una cooperativa che opera in ‘prima linea’ in quanto i nostri mercati di riferimento sono le pubbliche amministrazioni, impegnate nella spending review, e il privato, fatto di famiglie e lavoratori che hanno sofferto molto della crisi di questi anni. Nonostante questo siamo comunque riusciti ad avere i conti in ordine, a migliorarli laddove possibile e a mantenere salda l’occupazione: un bilancio di grandi soddisfazioni».
Venendo ai numeri sono circa 37 i milioni di euro raggiunti con il fatturato del 2014, in sostanziale tenuta rispetto all’anno precedente, così come il numero di dipendenti, 737, di cui 490 soci lavoratori, mentre raddoppia la cifra del ristorno, che complessivamente ha raggiunto i 560mila euro. Ad aumentare in maniera significativa (10%) è soprattutto il patrimonio netto che ha superato i 5 milioni di euro. «Il 2014 è stato un anno abbastanza tranquillo - sottolinea Marco Placci, direttore Gemos - ci siamo concentrati su una riorganizzazione interna che ha portato ai buoni risultati di bilancio e che ha visto l’inserimento di nuove professionalità ed una maggiore autonomia per le cucine e i centri cottura. Il progetto che più ci ha impegnato e che si sta concretizzando in questi giorni è sicuramente Gemos Balkans, la nuova società di Belgrado controllata al 100% da Gemos, che a brevissimo prenderà in gestione un servizio bar all’interno di un complesso aziendale Fca in Serbia. Speriamo si tratti di un piccolo passo verso una nuova avventura».
Secondo Dalmonte tra i punti di forza che fanno di Gemos una cooperativa capace di resistere e affrontare a testa alta la crisi al primo posto c’è un’organizzazione aziendale efficiente ed equilibrata: «La perfetta conoscenza di sé stessi, delle proprie forze come anche delle debolezze ci permette di mettere a punto strategie ben calibrate e di andare incontro a rischi alla nostra misura. Per quanto riguarda il futuro sappiamo che dovremo essere sempre più competitivi concentrando le nostre energie in particolar modo sulla partecipazione dei soci alla vita della cooperativa, per mantenerla sempre sana e forte, e sull’innovazione, sia di prodotto che tecnologica».
«Venendo al 2015 – conclude Placci – lavoreremo in particolar modo sullo sviluppo e ampliamento del progetto Gemos Balkans, sul mantenimento di importanti appalti in scadenza proprio quest’anno e sull’individuazione di un nuovo locale in centro a Faenza per il Bontavola, senza dimenticare di festeggiare, a fine anno, il nostro quarantesimo anniversario».
Per quanto riguarda il rinnovo cariche l’Assemblea di Gemos ha scelto come nuovi consiglieri (in sostituzione di 4 consiglieri uscenti): Elena Bassi, Milena Facchini, Annalisa Piani e Barbara Zanetti. Il nuovo consiglio ha poi riconfermato Carlo Dalmonte presidente della cooperativa.
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