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Se la sanità pubblica e il sistema sanitario regionale sono alle prese con la difficile riorganizzazione verso l’Ausl Romagna, a pochi metri dall’ospedale lughese è stato inaugurato venerdì 8, alla presenza del premio Nobel Luc Montagnier, il centro di ricerca Swith, il nuovo tassello della sanità privata targato Fondazione Ettore Sansavini, guidata dalla figlia Beatrice.
Il centro, con sede lungo la via Provinciale Cotignola, nasce con l’obiettivo di condurre ricerche e sviluppare metodi innovativi che possano ottimizzare le capacità riparative delle cellule staminali, accelerando lo sviluppo di una Medicina rigenerativa basata sul recupero e sul potenziamento della naturale capacità di autoguarigione dei tessuti danneggiati.
Il laboratorio è diretto dal prof. Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare presso la Scuola di medicina dell’Università di Bologna. «Scopo principale di Swith – spiega Ventura - è quello d’indagare non solo le basi molecolari delle dinamiche cellulari, ma anche di esplorare la Biologia alla luce della Fisica, scoprendo le informazioni che sottendono l’orchestrazione dei ritmi e dei destini cellulari». Swith conta su un gruppo di 5 ricercatori esperti e su una vasta rete di collaborazioni internazionali di grande prestigio.
A fare gli onori di casa il presidente di Gvm Care & Research Ettore Sansavini, promotore delle attività della Fondazione a lui intitolata. «La sfida che ci attende oggi si riassume in un desiderio – dice Ettore Sansavini -: poter far fronte ai nuovi bisogni di salute attraverso la conservazione dell'integrità della persona. Ripristinare ciò che la malattia distrugge».
Il centro di ricerca è stato interamente finanziato dalla Fondazione con un investimento di 2 milioni di euro tra tecnologie all’avanguardia e spese correnti. «Abbiamo voluto investire in questo territorio perché questa è casa nostra – dice Beatrice Sansavini -, da qui è partita la storia del Gruppo Villa Maria».
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