Federico Savini
«La prima cosa che mi preme sottolineare sulla festa di quest’anno, è lo spazio che avrà la nostra società calcistica. Dopo la frana del campo, i ragazzi e le famiglie stanno vivendo un forte disagio, mitigato certamente dal grande aiuto che arriva dai comuni vicini, ma comunque reale, vissuto ogni giorno». Bruno Boni della ProLoco di Casola Valsenio non ha dubbi su chi saranno, in un modo o nell’altro, i protagonisti della 116ª festa di Primavera, le cui due grandi sfilate si terranno sabato 25 aprile e 2 maggio.
I grandi carri in gesso «di festa e di pensiero» torneranno dunque a sfilare in città salutando con la loro imponenza e lo loro carico simbolico la primavera in collina. «Rappresentano l’identità di Casola Valsenio – aggiunge Boni -, una città e una storie legate alla vena del gesso, alla creatività e al lavorare insieme. Nei mesi di preparazione che coinvolgono centinaia di persone, basti pensare che ogni carro avrà una trentina solo di figuranti, si lavora di notte fianco a fianco e da alcuni anni si respira una competizione molto sana. L’obiettivo è divertisti e c’è grande curiosità per il lavoro degli altri». E chissà che la comunità non si racconti all’unisono, com’è accaduto altre volte, attraverso i carri elaborati separatamente ma nello stesso luogo da Omar Ricciardelli, Nicola Pozzi e dallo scrittore Cristiano Cavina, che proprio sul campo sportivo casolano ha ambientato alcune delle sue storie più belle. C’è quasi da scommettere che il campo in qualche modo si ripresenterà nelle spettacolari allegorie dei carri in gesso.
Sabato 25 luna park fin dal mattino in piazza Sasdelli e a stand gastronomico della ProLoco in piazza Oriani. Alle 15 spazio alla Segavecchia, cui seguiranno i grandi carri in gesso «di festa e di pensiero» alle 15.30. La sfilata terminerà in piazza Oriani, con il concerto di alcune band giovanili e alle 20.30 processo e rogo della Vecchia, fuochi d’artificio e la grande festa in piazza con i carri. Seconda sfilata domenica 2 maggio, con mercato e luna-park e alle 21.30 la sfilata notturna dei grandi carri con premiazione finale.
«Il giudizio sul vincitore, insindacabile – precisa Bruno Boni –, sarà emesso da una giuria di architetti, critici d’arte e giornalisti. Durante le sfilate sarà attivo il nostro stand gastronomico al quale lavorano una cinquantina di persone, ci sarà una mostra storica dedicata proprio alla lavorazione dei carri in gesso e l’importante iniziativa “L’arte in ventrina”, con il lavoro di artisti locali e non esposto in negozi sfitti del centro. Ci pare un modo intelligente di fare sinergia, far vedere i negozi e valorizzare l’arte».
La festa di Primavera ha poi una specie di corollario, da martedì 28 fino al 3 maggio al parco Pertini, con la sagra del Cinghiale. «Come ProLoco diamo una mano ai ragazzi che organizzano la sagra, che fanno lo stesso con noi – conclude Boni -. Questa festa, come quella dello sport, incarna lo spirito comunitario di CasolAromatica, ossia la messa in valore delle attività, delle donne e degli uomini del territorio».