Lugo, le farmacie comunali passano a Sfera

Bassa Romagna | 13 Marzo 2015 Cronaca
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Nelle prossime settimane, a partire dal 1° aprile, la gestione delle tre farmacie comunali di Lugo passerà nelle mani della società Sfera srl a capitale pubblico. Si tratta dei tre punti vendita di via Di Giù, di via Felisio e di via De Brozzi, tutte posizionate pochi metri fuori dal circondario.
«L’esigenza nasce dal fatto che la gestione delle farmacie – spiega il vicesindaco Giovanni Costantini –, nonostante il grande impegno del personale, non si addice all’ente comunale, in grado di mettere in campo un’offerta piuttosto limitata». Questo mercato è sempre più complesso e serve, in altre parole, la mano di un imprenditore di professione per fare economie, rilanciare le attività e portarle a livello dei concorrenti privati. «Altro aspetto riguarda il personale – aggiunge Costantini -: l’organico è piuttosto ridotto, è difficile compiere sostituzioni in caso di malattia o altre vicissitudini, e il Comune non può assumere nuovi addetti». Un passo già discusso alcuni anni fa in consiglio comunale, poi bocciato, e ventilato dagli stessi dipendenti anche nella campagna elettorale dello scorso anno.   
 
IL COMUNE ENTRA IN SFERA
Per la gestione delle tre strutture l’amministrazione lughese ha optato per l’affitto del ramo di azienda a Sfera srl, società costituita da Con.Ami, Comune di Faenza e Comune di Medicina, che già si occupa delle farmacie comunali di Imola (sono 4), Faenza (3) e Medicina (3). Il Comune di Lugo entrerà a far parte della società con un 9,17% delle quote, con un conferimento di 285mila euro. L’alternativa era affidarsi a Ravenna Farmacie, ma l’amministrazione lughese ha puntato su Sfera, già partner del Comune per l’acquisto centralizzato dei farmaci.
 
CRITICHE DALL’OPPOSIZIONE
Dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale, a partire dai gruppi Per la buona politica e Lugo popolare, sono arrivate critiche al nuovo modello di gestione. Se gli indirizzi che arrivano da Roma sono quelli di limitare le partecipazioni in società pubbliche, questa poteva essere l’occasione per vendere a una impresa privata le strutture (le licenze, i muri sono di proprietà del Comune di Lugo), che in questi anni hanno visto calare i fatturati legati alla vendita dei veri e propri farmaci e hanno visto aumentare le entrate legate alla commercializzazione di prodotti dedicati, nel senso più ampio del termine, al benessere delle persone. Una vendita, a parere dei detrattori, avrebbe potuto colmare una piccola parte del debito del Comune di Lugo. «Il conferimento in una società a capitale pubblico – sottolinea Costantini – ci permetterà di valorizzare la gestione economica delle farmacie e, al tempo stesso, mantenere il servizio a misura di cittadino, dove parte degli utili verranno reinvestiti su scontistiche e vantaggi per gli utenti. Oggi la redditività delle farmacie è calata del 60% rispetto a dieci anni fa e cedere l’attività avrebbe significato ‘svendere’». Così si percorre la strada intermedia: una società privata, la srl, ma tutta in mano a soci pubblici.   
 
L’AFFITTO
L’accordo con Sfera srl prevede l’affitto del ramo di azienda per 7 anni, a fronte di un canone di affitto che la srl verserà nelle casse della Rocca Estense. Il canone è composto da una parte fissa di 97mila euro all’anno e da una variabile pari al 5,5% del fatturato. Cifre e percentuali potranno essere riviste alla fine del 2017, quando verranno ridefinite in base ai nuovi piani industriali dell’azienda.
 
COSA CAMBIA
I farmacisti resteranno dove sono. Cosa diversa per i 6 commessi: due di loro rimarranno in forze alle farmacie, gli altri 4 saranno dirottati (tre subito, uno tra un poco di tempo) verso altre mansioni di pari livello all’interno dell’organigramma comunale.
In linea con le tendenze di mercato, se la vendita del farmaco, complice la concorrenza dei centri di grande distribuzione, ha conosciuto una decisa flessione all’interno delle farmacie, la nuova frontiera riguarda l’omeopatia o i più disparati prodotti per il benessere che non richiedono particolari prescrizioni. Una sfida alla portata di un imprenditore privato, ma non del Comune. La gamma dei prodotti, di conseguenza, verrà ampliata per conquistare nuove fette di mercato.
Dal Farmacup alla consegna dei farmaci a domicilio, «i servizi in essere verranno mantenuti – conclude Costantini – e immaginiamo ne possano arrivare di nuovi».
 
 
 
 
 
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