Ravenna contro il gioco d'azzardo: iniziative diverse per coinvolgere la società

Ravenna | 30 Gennaio 2015 Cronaca
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Il 30 gennaio, nel corso di una conferenza stampa in Comune, sono state presentate numerose attività legate al contrasto del gioco d'azzardo. Presenti l'assessore Giovanna Piaia, la ricercatrice Barbara Gnisci,lo psicologo Gianni Savron e il regista Fabrizio Varesco, che sul numero in uscita oggi racconta il progetto "Per non morire di gioco d'azzardo". Le iniziative si svolgeranno dall'11 al 14 febbraio e prevedono convegni, spettacoli teatrali, questionari nelle scuole e momenti di confronto. Perché anche in provincia di Ravenna il fenomeno del gioco d'azzardo è in crescita. Qui sono presenti, più che altrove, azioni e politiche di contrasto, ma, come ricorda Varesco: «per quanto riguarda la spesa pro capite per il gioco, Ravenna mantiene il primato in Emilia-Romagna, ed è seconda solo alla Lombardia». Il regista è stato tra i primi ad interessarsi al problema, prima che esplodesse e diventasse una vera e propria emergenza sociale. Tre anni fa Varesco iniziò un percorso di analisi del problema che lo portò da Reggio-Emilia alla Sicilia per indagare il fenomeno e realizzare un documentario. Il cortometraggio, dall'eloquente titolo «Game Over», verrà presentato nell'ambito della rassegna «Per non morire di gioco d'azzardo», quattro giorni dall'11 al 14 febbraio che vedranno protagonisti giornalisti, sociologi, teatranti e persone che, a diverso titolo, si sono occupate della patologia del gioco. «Il titolo scelto per il documentario è abbastanza semplice e popolare - racconta Varesco -. E' nato da un mio interesse nei confronti di un fenomeno che già allora iniziava ad essere preoccupante. Alla Papa Giovanni XXIII di Reggio-Emilia ho incontrato Mauro Croce, sociologo, un esperto che stava preparando la documentazione sul tema. Da quel momento ho iniziato a raccogliere materiale e a coinvolgere le istituzioni, a partire dal sindaco Fabrizio Matteucci, che ha colto la serietà del problema e ha istituito un tavolo dedicato e gestito dall'assessore Giovanna Piaia». Da quel momento sono partite iniziative legate alla promozione di azioni di contrasto alla diffusione del gioco sia da parte delle associazioni che della politica, fino ad arrivare al coinvolgimento di realtà locali quali Ravenna Teatro, Ravenna cinema e Il Gruppo dello zuccherificio. «Il documentario nasce da questa grande ricerca e presa di coscienza, e diventa un modo per coinvolgere la società che ti circonda. Ci troviamo di fronte ad un problema senza precedenti: solo qualche anno fa sembrava impensabile che sarebbe potuto diventare la nostra quotidianità. Oggi, infatti, si gioca ovunque, ed è con enorme disinvoltura che le tabaccherie si sono trasformate in bische. Purtroppo ci siamo abituati e non siamo più in grado di capire la gravità della situazione». Nella sua analisi, Varesco snocciola dati e primati che tracciano un quadro allarmante. «Siamo il primo paese al mondo per spesa sulle slot machine, il gioco che crea maggiore dipendenza. In confronto, Las Vegas è una specie di parrocchia». Il regista lamenta la mancanza di politiche forti e anzi denuncia a livello nazionale, l'assenza di una volontà precisa di contrasto alla diffusione. «L'informazione sulle minime probabilità di vincita non vengono fatte, non viene detto che al superenalotto esiste una possibilità su seicento milioni di vincere. Del resto, il gioco è la terza industria italiana per fatturato dopo Eni e Fiat, ed è caratterizzato da infiltrazioni mafiose». A dimostrarlo, non più tardi di due anni fa, è stata anche la cronaca. «Nel 2013 è emerso che Nicola Femia, boss della 'ndrangheta calabrese, gestiva il giro delle slot machine nella nostra regione. Il punto è che il gioco viene tollerato dallo Stato: il giro è in mano a Lottomatica e Sisal. Così, anche quando si va in tabaccheria per pagare una bolletta, indirettamente si foraggia il gioco d'azzardo e lo stesso avviene alle Poste, dove una volta mi hanno offerto il resto di due euro tramite gratta e vinci. Se avviene questo significa che anche le Poste hanno una quota. Solo qualche anno fa sarebbe stato inimmaginabile farlo alla luce del sole, oggi invece il gioco fa parte del paesaggio delle nostre città». Oltre agli spazi, anche a livello sociale le storie dei giocatori si somigliano tutte. Famiglie distrutte, truffe, piccole aziende chiuse per debiti di gioco: da Nord a Sud l'andamento è costante e tocca anche i pensionati. «Allo sportello della Cgil - osserva Varesco - mi hanno raccontato la crescita di un fenomeno allarmante che riguarda i pensionati. Sembra infatti che, non appena ricevuto lo stipendio, gli anziani lo investano tutto in gratta e vinci, esaurendolo in pochi giorni».



Questo il programma: Mercoledì 11 febbraio Casa Circondariale – Ravenna (evento su invito) ore 9.30 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli ore 10.45 Proiezione del documentario Game Over di Fabrizio Varesco ore 11.40 Dibattito con ospiti coordinato dal Gruppo dello Zuccherificio Giovedì 12 febbraio Palazzo del Cinema e dei Congressi ore 11.00 Proiezione del documentario Game Over di Fabrizio Varesco VulKano ore 15.00 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli Palazzo del Cinema e dei Congressi ore 21.00 proiezione dei documentari Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini e Emanuele Policante, All in di Annalisa Bertasi e Chiara Pracucci Venerdì 13 febbraio Teatro Rasi ore 11.00 A carte scoperte conferenza-spettacolo Gruppo dello Zuccherificio VulKano Ore 15.00 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli Teatro Rasi - ore 18.00 Riflessioni ed analisi sul gioco d’azzardo a Ravenna incontro con Giacomo Costantini (rappresentante di Confesercenti), Barbara Gnisci (psicologa), Vittorio Foschini (responsabile SERT Ravenna), Giovanni Paglia (Deputato Sel), Gianni Savron (psicologo) coordina Federica Angelini (giornalista di Ravenna e Dintorni) Teatro Rasi ore 21.00 - ingresso libero Proiezione del documentario Game Over di Fabrizio Varesco Sabato 14 febbraio Teatro Rasi – Ravenna ore 10.30 – 13.00 / 15.00 -18.00 Per non morire di gioco d’azzardo Convegno Intervengono: Graziano Bellio ( Past president Alea), David Beronio (Teatro Akropolis), Riccardo Bonacina (Direttore del settimanale no-profit Vita), Mauro Croce (Sociologo, Fondatore Alea) , Dario De Toffoli (giornalista de Il fatto quotidiano), Marco Dotti (Scrittore, Docente universitario, Giornalista), Maurizio Fiasco (Sociologo, Consulente della Consulta nazionale delle Fondazioni Antiusura), Massimo Manzoli (Gruppo dello Zuccherificio), Marco Martinelli (Teatro delle Albe), Clemente Tafuri (Teatro Akropolis), Aldo Terrin (professore emerito Istituto di Liturgia Pastorale di Padova), Fabrizio Varesco (documentarista), Gruppo Giocatori Anonimi Italia. Coordina Riccardo Bonacina VulKano ore 20.00 – San Bartolo (Ra) Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli Biglietti Il giocatore – posti limitati . prenotazione consigliata intero 8 € | ridotto soci Coop Adriatica, Arci, Abbonati alla Stagione di Prosa, under30 e over65 5 € Le proiezioni di documentari, gli incontri e il convegno sono a ingresso libero. Informazioni e prenotazioni: Ravenna Teatro - tel. 0544 36239 (lunedì dalle 15 alle 18 e da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18); organizzazione@ravennateatro.com , pernonmoriredigioco@gmail.com facebook: per non morire di gioco d’azzardo . Ravenna Cinema Tel. 320 9022548 mail: ravennacinema@gmail.com / www.ravennascreen.it
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