Bassa Romagna, dai Comuni 54mila euro a Chiese ed edifici religiosi

Bassa Romagna | 25 Gennaio 2015 Cronaca
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Dall’inizio dello scorso anno le amministrazioni comunali della Bassa Romagna hanno liquidato 54mila euro per finanziare interventi «chiese ed altri edifici religiosi».
Si tratta del 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria che ogni anno i Comuni incassano da chi costruisce nuove strutture: una cifra giustificata dall’esistenza di servizi sociali a supporto di un insediamento urbano, dalle scuole agli impianti sportivi, fino ai presidi medici (gli oneri primari sono dovuti in base alla presenza di infrastrutture, dalle strade alle fognature).  
Questa percentuale è dovuta, dagli enti locali della Bassa Romagna agli enti religiosi che presentano richiesta dopo interventi strutturali su immobili destinati al culto e loro pertinenze, come le canoniche o altri locali dedicati ad attività connesse, come gli oratori.
I Comuni dell’Unione della Bassa Romagna, dopo l’impulso della Regione Emilia Romagna, hanno adottato un regolamento uniforme per regolare queste erogazioni. Solo gli alfonsinesi hanno preferito rimandarne l’approvazione: «c’è un punto – spiega il vicesindaco di Alfonsine, Pietro Vardigli – che merita una discussione più approfondita».
Non rientrano in questa voce i contributi di altra natura, come il patrocinio di 250 euro concesso dal Comune di Cotignola per contribuire alle spese del concerto in occasione del ventennale dell'Oasi perfetta letizia (alla «chiesa dei frati») o la convenzione del Comune di Massa Lombarda con l’associazione Don Bosco, che riconosce al sodalizio 1500 euro, dal momento che i volontari hanno provveduto a qualche piccolo lavoro di manutenzione di beni pubblici, dalla tinteggiatura del porticato del parco giochi del XXV Aprile o la cura del verde. 
La parte del leone la giocano ovviamente le parrocchie. E anche dopo l’approvazione della Carta dei Diritti e dei Valori da parte della Comunità islamica di Lugo della Carta dei Valori, dagli enti di fede musulmana non sono arrivate richieste di questo tipo alle municipalità. Forse è solo questione di tempo.
 
LUGO
Se gli oneri di urbanizzazione secondaria del Comune di Lugo inerenti al 2013 sono pari a 223mila euro. Di conseguenza, il 7% destinato a chiese e altri edifici religiosi ammonta a 15.819 euro. La giunta lughese, lo scorso mese di dicembre, ha deciso di assegnare lo stanziamento relativo all'anno 2013 alle Diocesi di Imola (che copre gran parte delle parrocchie) e Faenza, ripartito in maniera proporzionale al numero di residenti.
 
BAGNACAVALLO
Il Comune di Bagnacavallo lo scorso anno ha concesso quasi 4mila euro (3.971) alla Parrocchia di San Michele e S. Pietro Apostolo, con sede in via Mazzini 1, a fronte di una richiesta di 60mila euro, cifra probabilmente investita dall’ente religioso per rimettere in sesto la chiesa di San Michele dopo il terremoto di quasi tre anni fa che aveva toccato uno dei simboli della città, a partire dal campanile.
 
ALFONSINE
La giunta comunale si è espressa due volte in merito al Regolamento, ma per rinviarne l’approvazione. «Abbiamo già un buon regolamento degli anni ’90 – spiega il vicesindaco Vardigli – e il sistema delle ripartizioni merita un ulteriore approfondimento. Con le nuove regole si rischia di finanziare chi ha presentato la domanda per primo e non chi ha realizzato gli interventi più importanti». Così nel 2014 non sono stati assegnati fondi.
 
FUSIGNANO
Se nel 2010, 2011 e 2012 non sono arrivate richieste, lo scorso anno il Comune di Fusignano ha riconosciuto poco più di 7500 euro per «chiese e
altri edifici per servizi religiosi». La quota 2010 corrisponde a 4500 euro, quelle relative a 2012 e 2013 sono di 560 euro: complici la crisi e il tracollo del mercato immobiliare, gli oneri sono decisamente calati. Lo scorso anno sono arrivate le richieste di contributi dall’Associazione dei Testimoni di Geova di Fusignano, con sede a Fusignano in via B. Buozzi n. 58/B, e della Parrocchia di San Giovanni Battista, e sono stati assegnati 2.630 ai Testimoni di Geova e quasi 5mila euro alla Parrocchia.
 
CONSELICE
Lo scorso anno il Comune di Conselice ha assegnato il residuo del 2010 (erano stati assegnati 2100 euro alla parrocchia di S. Maurelio di Lavezzola sui 4800 disponibili) e le quote 2012 e 2013, per un totale di 12.892 euro. 2.290 euro sono andati alla Parrocchia di San Patrizio, 8.500 euro alla parrocchia di San Martino a Conselice e 2.100 alla parrocchia di S. Maurelio di Lavezzola. Sono state bocciate le richieste dei Testimoni di Geova, perché l’acquisto di un videoproiettore e lampadari esula da questo tipo di contributi.
 
MASSA LOMBARDA
In riferimento agli 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria relativi al 2013, nei mesi scorsi sono stati liquidati in due trace (una nel 2014, l’altra pochi giorni fa) rispettivamente da 1.638 e 2.783 euro (totale 4.421 euro) alla Parrocchia di San Paolo.
 
COTIGNOLA
Lo scorso anno la giunta cotignolese ha previsto un contributo, riferito alle annualità 2012 e 2013, di 3.888 euro per sostenere le spese sostenute dalla Parrocchia di Santo Stefano in Cotignola, con sede Corso Sforza 64, a fronte delle richiesta di oltre 42mila euro presentata dal parroco don Stefano Rava, arrivato pochi anni fa.
 
BAGNARA
A fronte delle due richieste arrivate dalla Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Andrea Apostolo, l’amministrazione di Bagnara di Romagna nel 2014 ha previsto uno stanziamento di 4.314 euro relativi agli anni 2010, 2011, 2012 e 2013.
 
S. AGATA
Il Comune di S. Agata sul Santerno ha devoluto lo scorso anno, in riferimento agli oneri di urbanizzazione secondaria del 2013,  una somma di 1.313 euro alla parrocchia di Sant’Agata.
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