L'urbanista Giovanni Crocioni presenta lunedì 19 il suo libro all'Autorita Portuale

L'Autorita Portale di Ravenna ospita, lunedì 19 gennaio alle 17.30,la presentazione del libro di Giovanni Crocioni nella Sala convegni di via Antico Squero 31. Il volume di Crocioni “Città, piani, persone ed esperienze” è un diario di viaggio nelle fatiche, nei paradossi e nelle speranze dell’urbanistica. Ne discuteranno con l'autore Alessandra Vittorini, Alfredo Petrone, Edoardo Preger, Lorenzo Sarti, Terzo Pierani, Vidmer Mercatali. Coordina Franco String. La presentazione del libro vuole essere anche un’occasione per ricordare Marcello Vittorini, protagonista per molti anni dell’urbanistica ravennate. Giovanni Crocioni ha sviluppato il suo impegno di pianificatore, in molte regioni italiane, fra la metà degli anni sessanta ed il 2015, per più di quarantacinque anni, che corrispondono all’intero ciclo dell’urbanistica italiana del dopoguerra. E’ un ciclo che si è avviato con la Legge Ponte e le politiche dello stato sociale dei primi governi di centrosinistra (quelli delle convergenze parallele), e si va concludendo con la crisi dei debiti sovrani, che ha investito il Paese e l’intera Europa. In quegli stessi anni sono cambiati, non senza traumi, insieme all’economia ed alla società, le stesse forme della democrazia repubblicana e della rappresentanza degli interessi, mentre il Paese passava da un’economia agricola ad un economia industriale, per poi assumere le forme di una società terziaria e industriale, ed infine vivere i passaggi peculiari e difficili della crisi, della stagnazione se non, a volte, di forme inedite di pauperismo urbano. Entro quegli scenari le città (ed insieme la campagna) sono state attraversate verticalmente, strutturalmente, da trasformazione di ogni genere. Sono state il “luogo” delle trasformazioni. Crocioni racconta in prima persona come ha vissuto, facendo i piani nel Nord e nel Sud del Paese, quelle trasformazioni, attraverso un “diario di viaggio”, ricco di osservazioni, di annotazioni, di testimonianze, che tentano di riprodurre, fuori da ogni retorica, le condizioni effettive delle città, dei piani, degli urbanisti, degli amministratori, ed anche dei molti che a vario titolo si sono trovati a fare i conti con quelle realtà difficili. L’urbanistica vista come pratica sociale ed, essenzialmente, come governo dei suoli, rappresenta il filo conduttore che ci parla di città, di persone, di esperienze. Fra le une e le altre, Ravenna rappresenta per Giovanni Crocioni la prova della maturità, mentre il confronto con Marcello Vittorini, maestro ed amico, ne ha costituito un passaggio essenziale, appunto verso la maturità.