Al Rossini di Lugo quattro repliche per una commedia ironica con Maria Amelia Monti e Angela Finocchiaro

Maria Amelia Monti sarà sul palcoscenico del Teatro Rossini insieme a Angela Finocchiaro e Stefano Annoni per La scena sabato 20 dicembre alle ore 20.30 (repliche domenica 21 alle ore 16 e 20.30, lunedì 22 dicembre ore 20.30), per la regia di Cristina Comencini.
La scena è una commedia degli errori sviluppata intorno ad un incontro/scontro generazionale e affrontata in maniera sincera. La comica immersione di un ragazzo nella vita e nei sentimenti di due amiche mature e dalle femminilità opposte, porta ad un confronto acceso con esiti imprevisti: le donne e il ragazzo scoprono di vivere nello stesso mondo tutto da rifare. L'educazione sentimentale dello spettacolo teatrale spinge il pubblico a rimescolare le certezze, affrontando le pulsioni di due donne, le rabbie e le fragilità di un giovane uomo, la comune ricerca di amore e di libertà in un mondo mutante. Attrice di televisione e di teatro ormai affermata, Maria Amelia Monti ci descrive il suo personaggio. «Io e Angela (Finocchiaro nda) siamo in realtà la rappresentazione di due donne opposte, io sono Maria, sono una bancaria in carriera, mi piacciono molto gli uomini, fin da giovane le è sempre piaciuto fare l'amore (finendo fraintesa), sposata perché poi tutte si sposano, una che ha "tutti i pori aperti", una che ha agganciato il giovanotto la sera prima e che se l'è portato a letto in una comune incoscienza da sbronza. Angela invece è diversa anche a causa di esperienze negative e sublima sul palco il suo rapporto con gli uomini. Ma in realtà sono due lati della stessa donna, non si è tutte di un pezzo, rappresentiamo tutte le sfaccettature dell'universo femminile».
Quanto sono importanti le amiche per lei?
«Le amiche sono fondamentali e vanno protette, nell'arco della vita si possono trascurare per i figli, il marito o altro. Ma le amicizie delle donne sono preziosissime. La Comencini è molto centrata su questo, forse proprio perchè ha tre sorelle e ha dentro il chiacchiericcio femminile, ne conosce bene la complicità».
E cambiato qualcosa secondo lei nel rapporto tra uomo e donna?
«Non è toy boy, io me lo sono portata a letto la sera a letto, ma ero ubriaca. Lo descrivo come un uomo non come un ragazzo. Inizia come normale commedia degli equivoci, ogni uomo ci faccio un film della mia vita, invece non sene è andato a dormire nella stanza dei bambini. Questo equivoco viene alimentato e scambio dei ruoli, pretesto per dirci delle cose di lei che non ci siamo mnai dette. Poi perde l'andamento della commedia degli equivoci e si apre verso spaccati, bolle del rapporto tra uomini e donne che continuano a cambiare. La commedia fa molto ridere, ma dice anche delle cose vere. È come se la Comencini proponesse uno spaccato rapporto attuale tra uomo e donna, il maschio si è destabilizzato, la donna è diventata autonoma e quindi bisogna bisogna tirarsi su le maniche perchè ognuno ha bisogno dell'altro».