Mare d'inverno, i tanti motivi di un flop annunciato

«Sette anni fa abbiamo lanciato l’idea del presepe di sabbia e sono sicuro che, se altri operatori ci avessero seguito con progetti paralleli, il mare d’inverno non sarebbe stato un ‘flop’». Da vent’anni Maurizio Tommasini è proprietario dell’Obelix. Alcuni anni fa, insieme al suo staff, ha promosso il presepe di sabbia, progetto che già al primo anno ha fatto registrare 23mila presenze. Oggi i visitatori sono diventati 40mila e in futuro potrebbero crescere, visto che l’imprenditore sta vagliando la possibilità di spostare l’allestimento dalla diga foranea in centro a Marina. «Nel 2007 il sindaco mi chiese di inventare qualcosa, così abbiamo chiesto ad alcuni artisti di dare forma alla sabbia ispirandosi alle immagini del presepe. Abbiamo pensato ad un allestimento parallelo rispetto al bagno, perché tenere aperto uno stabilimento durante l’inverno è molto costoso. Bisogna avere sempre cibi freschi per la cucina e personale a disposizione». L’idea è risultata vincente al punto che, tre anni fa, Tommasini è stato contattato dal Comune di Rimini, che gli ha chiesto di organizzare un progetto unico che riguardasse i presepi in Riviera e che, oltre a Ravenna e Rimini, coinvolgesse anche Cervia, Cesenatico e Torre Pedrera. «La soddisfazione è stata grande, ed è per questo che spero di potermi spostare in centro già dal prossimo anno. Considerando che a Rimini il presepe registra 120mila presenze, contiamo che a Marina si possano raggiungere le 80mila». In questo modo si eviterebbe inoltre di percorrere tratti che, d’inverno, diventano impraticabili. «Gli stradelli non sono ancora stati rifatti e le buche sono enormi, se piove ci si impantana. La pineta è lasciata a sé. In questi anni l’Amministrazione ha puntato su Marinara, mentre avrebbe dovuto scommettere sull’imprenditoria minore, in modo che tutti insieme potessimo crescere. Abbiamo ‘cavalcato’ Marina nel momento più glorioso, ma oltre a non essere riusciti a mantenere i risultati raggiunti, non abbiamo neanche riparato le tante mancanze». In cima alla lista, secondo Tommasini, la carenza di posti letto. «Il Park Hotel una volta mi ha chiesto 170 euro a notte, prima colazione inclusa - racconta -. Se si viaggia su questi prezzi, è ovvio che i modenesi e i bolognesi torneranno, come stanno facendo, a Milano Marittima o a Riccione. Ora non ci resta che prendere atto di quello che siamo diventati e compiere un passo alla volta per migliorare». (Federica Ferruzzi)