Commercio in centro, Natale decisivo fra chiusure storiche e nuovi shop

Manca meno di un mese alle festività natalizie e il centro storico di Faenza, dopo essersi rifatto il look grazie alle ormai tradizionali luminarie che addobbano i quattro corsi e Piazza del Popolo, si appresta a questo punto a respirare l’aria dei regali di Natale. La crisi economica continua a essere un fattore importante con il quale bisogna fare i conti, ma nel complesso molti venditori dei negozi faentini si dicono ottimisti per quanto riguarda il periodo natalizio. In questa prima puntata delle «vie del commercio», abbiamo raccolto pareri e opinioni di varie attività che si affacciano su piazza del Popolo, in merito a come si apprestano a vivere e ad affrontare il mese solitamente più importante e redditizio per il mondo commerciale.
«Ancora è un po’ presto per capire se sarà un buon Natale per noi, chiaramente questo è un mese su cui puntiamo molto in termini di vendite, perché, nonostante la crisi, ai regali di Natale la gente non rinuncia quasi mai” - afferma una commessa di Bag Shop -. La piccola pelletteria da uomo sarà il genere su cui contiamo maggiormente, anche perché molte persone, per gli articoli più costosi, aspettano il periodo dei saldi». L’ottimismo regna anche alla profumeria Gardenia, dove la commessa si dice molto fiduciosa, considerando in particolare il genere dei suoi prodotti. «Il settore delle profumerie in questo periodo solitamente non solo non risente della crisi, ma anzi le vendite aumentano anche perché il Natale, agli occhi della gente, conserva la sua tradizionale attrattiva».
E non potrebbe essere altrimenti, considerando che i profumi sono regali molto comuni, graditi e anche accessibili a molte persone. Sulla stessa lunghezza d’onda si trova anche la storica gioielleria Benini. Rita, una dei titolari, spiega: «Non possiamo che essere ottimisti e vedere l’immediato futuro come positivo, considerando anche che molta gente è già venuta per acquistare o visionare i nostri accessori. Sicuramente il nostro genere ci aiuta, perché è qualcosa che rimane nel tempo e ciò la gente lo tiene in considerazione».
Dall’altra parte, c’è chi avverte una forte differenza tra questo Natale e molti dei precedenti, come Nadia, la titolare di Arteregalo: «Anche se questa festività vuol dire molto per la nostra attività, devo ammettere che sono cambiate moltissime cose rispetto ad anni fa. Una volta, infatti, il centro non era così inaccessibile come ora. Le entrate in vigore della Ztl e del piano sosta non hanno fatto altro che mettere in difficoltà gli esercizi commerciali del centro, anche perché molti clienti che non sono di Faenza spesso non sanno come comportarsi, ad esempio con i parcheggi. Non trovo corretta la differenza tra centro e periferia: se si paga da una parte è giusto che lo si faccia anche dall’altra e se la Ztl fosse in vigore solo a ore o giorni alterni il centro sicuramente ne gioverebbe».
Anche la storica pellicceria Matatia vede Natale 2014 in una maniera molto particolare. L’attività, infatti, cesserà l’attività a febbraio 2015 dopo quasi un secolo. «Ho scelto un approccio molto soft per affrontare la chiusura del mio negozio - sottolinea visibilmente amareggiato Roberto Matatia - senza una grande promozione per questo Natale, che per me passa decisamente in secondo piano. Il mio articolo oggi non riesce più a essere competitivo perché si rivolge a una fascia di persone che ora non esiste più. La chiusura di una storica attività è un segno dei tempi, della fine di un modo di vivere e di essere che sta scomparendo».
E, purtroppo, non si può far altro che dargli ragione. Tuttavia, per un esercizio che chiude ce ne è un altro che apre: è il caso di Cabina 92, autentica new entry del mondo dell’abbigliamento del centro storico, particolarmente legato al mondo dei giovani. «Abbiamo aperto solamente un paio di mesi fa e non possiamo non dirci soddisfatti per come stanno andando le cose. Questo sarà il primo Natale per noi, dobbiamo certamente considerare la crisi, ma forse questa è l’unica festività rimasta per davvero: la speranza è che la gente continui a puntare sui regali di Natale, come da tradizione» chiarisce Debora, giovanissima titolare del negozio.
Chi invece si appresta a vivere l’ennesimo mese natalizio è lo storico Liverani 2000: Daniele Liverani, il titolare dell’attività, si dice fiducioso, ma trapela dalle sue parole una punta di amarezza pensando agli anni passati. «L’obiettivo di quest’anno è di confermare i livelli dell’anno scorso, sufficienti ma ben lontani da quelli di anni passati, davvero fantastici dal punto di vista della nostra attività. Puntiamo su qualche coprispalla, articoli di maglieria e molti accessori, come le sciarpe, regali comuni e sempre apprezzati. Forse il Natale ha un po’ perso la valenza degli altri anni e la gente non focalizza più gli acquisti solamente su questo periodo».
Piazza del Popolo è pronta: le stelle accendono il cielo e l’albero, quest’anno ritornato ad essere «in carne e ossa», dona a questa festività un’atmosfera davvero magica. Solo il tempo ci dirà come sarà questo Natale per le attività del centro, perché ora... tocca ai clienti! (Andrea Voria)