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Sono la gastronomia, la tradizione e soprattutto l’alto valore comunitario i punti di forza della sagra patronale di Sant’Andrea, che da venerdì 28 a lunedì primo dicembre si terrà nell’omonima frazione di Faenza, poco distante da Reda. La festa è, naturalmente, dedicata al patrono che ha pure battezzato la località stessa, dominata da una chiesa che sembra risalire addirittura al ‘700, testimone di un insediamento molto remoto. Anche per questo l’attaccamenti degli abitanti al paese è molto forte e come nella gran parte delle feste di questo tipo i momenti devozionali si mescolano al semplice piacere di mettersi a tavola e ritrovare vecchi amici e parenti.
La gastronomia è in primo piano sia alla domenica, con il pranzo del santandreese lontano, che il venerdì e lunedì della festa, serate nelle quali al menù tipico romagnolo e alla pizza cotta nel forno a legna si aggiungeranno rispettivamente la fiorentina di scottona e la paella di pesce, preparata in brevettate paellere spagnole.
Lo stand gastronomico aprirà a Sant’Andrea venerdì 28 alle 18, con il palco pronto ad ospitare band giovanili del territorio. Sabato 29 programma simile, con apertura serale dello stand, mostre di contorno e serata musicale con spettacolo. Domenica 30 alle 11 si celebrerà l’attesa Messa del Patrono, cui seguirà come detto il pranzo e la riapertura dello stand è prevista per le 17, mentre alle 20.30 partirà il concerto della Sidney Band con musica anni ‘60-‘70-’80. Lunedì 1, infine, oltre alla paella (prenotazione obbligatoria allo 0546/46006) la festa propone la chiusura con lo spettacolo di Sgabanaza.
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