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«Sono stato un punk e un musicista di piano bar, questo progetto è una degna conseguenza». Con il suo «piano punk cabaret» promette di farne vedere e ascoltare delle belle Giacomo Toni, che sabato 22 alle 22 si esibirà a Villanova di Bagnacavallo, al Caffè Centrale. Quello del cantautore forlivese è uno dei concerti più attesi della stagione di Live&More, perché Toni – che l’anno scorso ha pubblicato il suo vero e proprio esordio «Musica per Autoambulanze» - è uno dei più originali performer in circolazione. Non sono in Romagna, beninteso. La sua musica è a un tempo sofisticata e sanguigna, Toni si destreggia con consumata abilità scenica in partiture complesse, vagamente barocche e poggianti su un pianoforte che ammalia e depista, mentre racconta strampalate storie nel solco di Jannacci, Buscaglione e Conte. E dicono molto anche le storie che ha raccontato a Giovanni Bagnari, direttore artistico di Live&More. «Quando suono ho un impulso teatrale – dice Toni -, c’ho anche provato a fare l’attore ma non sono capace di fare le prove, non ce la faccio. Da cinque anni vivo di musica, ma in passato ho lavorato anche come agente di commercio in un’azienda di sanitari. Ero anche addetto ai pezzi difettosi, fotografavo dei water e mi sono anche preso del ladro. Grandi soddisfazioni, insomma».
Poi la musica ha preso il sopravvento. «Dovrei andare in studio tutti i giorni, ma a dir la verità non ho capito bene la tecnica adatta per fare canzoni. La musica è un'arte strana, capitano cose belle anche se a cantare è un deficiente. Oggi scrivo canzoni anche contro la piaga neopuritana che emerge nei modi di comunicare delle persone, dove tutti pensano di saper tutto, come se l’umanità avesse sempre bisogno di punire qualcuno. Io da giovane facevo del punk, poi ho fatto pianobar nei villaggi vacanze, un’esperienza incredibile, e la mia musica attuale è un’evoluzione del piano bar: cercare disperatamente di non annoiare la gente».
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