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Nella giornata di ieri, martedì 20 maggio, nella sede di Iter si è svolto un incontro con la direzione aziendale, che ha illustrato ai rappresentanti di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e della Rsu aziendale l’andamento per la presentazione del piano concordatario che prevede la definizione del debito e dei crediti.
“In un incontro dello scorso 18 aprile - spiegano i sindacati - la direzione aziendale ci aveva presentato una bozza di progetto non ancora definitivo, dove l'obiettivo era quello di costituire un affitto di ramo di azienda con finalità di acquisizione attraverso una società cosiddetta New Co mentre per le restanti attività si sarebbe prevista la liquidazione. Rispetto a quell’incontro la situazione del progetto rimane ad oggi invariata”.
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali, la Rsu e tutti i dipendenti dichiarano l’assoluta insoddisfazione delle risposte ricevute che valutano inadeguate. Sono insufficienti le azioni per la tutela di tutti i livelli occupazionali esistenti perché non lasciano presupporre prospettive in grado di garantire in futuro una continuità produttiva.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, la Rsu e tutti i lavoratori di Iter hanno deciso di proclamare un’intera giornata di sciopero per venerdì 23 maggio con un presidio davanti alla Lega delle cooperative di Ravenna e volantinaggio agli automobilisti in transito lungo via Faentina a Ravenna. In occasione della giornata di mobilitazione tutti i lavoratori della sede di Iter e dei cantieri in Italia rimarranno chiusi e fermi.
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