Palio, Bigorda per gli emergenti, non passa il tetto per under 25
I rioni faentini verso le gare 2014 con tante novità. Il Comitato Palio, ha nuovamente revisionato il «Regolamento generale e il regolamento organizzativo per il Niballo Palio di Faenza e manifestazioni collaterali». La Bigorda, dopo tre anni, ritorna alla formula originaria, uguale a quella del Palio ed è stata regolamentata. Il rione Bianco cambia denominazione, sarà: Borgo Durbecco. Importanti novità per la sicurezza. Non passa la regola dello svincolo dopo un anno di stop per gli sbandieratori maggiorenni.
Il Comitato Palio ha lavorato alacremente in questi ultimi mesi, per modificare e soprattutto migliorare i due regolamenti che governano i rioni e le manifestazioni del Palio. Le nuove norme, e le variazioni adottate, per entrare in vigore già dalle manifestazioni 2014 dovevano essere approvate entro il 31 gennaio, e così è stato. «Diverse le variazioni effettuate – sottolinea Benedetta Diamanti, coordinatrice organizzativa del Palio faentino -, dei due regolamenti, e venute avanti per richiesta dei rioni o dell'Amministrazione. Un primo insieme di cambiamenti attengono alla sicurezza della gara equestre; la più importante, riguarda il riconoscimento al Comune che, organizza le manifestazioni, della possibilità di disattendere anche le norme regolamentari quando, per ragioni di emergenza, di urgenza e sicurezza, si rende indispensabile intervenire. Era giusto farlo a bocce ferme, e per questo ringrazio tutti i rioni che hanno votato questa nuova norma all'unanimità dimostrando maturità e consapevolezza delle cose».
Altre novità introdotte per il 2014 saranno le scarpe antinfortunistiche per tutti i palafrenieri, inoltre se l'Amministrazione per tutelare i fantini e palafrenieri, deciderà di introdurre in campo gara particolari accorgimenti, esempio «la tartaruga» per la protezione della schiena, in caso di cadute, i rioni si impegnano a rispettare tale decisione; non è invece stata accolta dai rioni, la proposta avanzata dall'Amministrazione, di vietare l'entrata dei palafrenieri negli stalli di partenza. «E' sicuramente un momento di pericolosità della nostra manifestazione - ha tenuto ad evidenziare la Diamanti -, ma capisco, avrebbe cambiato di molto i metodi di preparazione dei rioni e forse i tempi non sono ancora maturi per questa importante variazione. Una modifica veramente importante, che si vedrà allo stadio già dal prossimo 7 giugno, riguarda la Bigorda. Finalmente, è stato introdotto nel regolamento organizzativo, un articolo che la disciplina in toto. Negli ultimi tre anni, si era disputata, con una nuova formula di svolgimento, esperimento che però non è stata deciso di proseguire, e pertanto vedremo una giostra che avrà lo stesso meccanismo delle sfide del Palio».
Per tanto, toccherà al Borgo Durbecco, ultimo classificato del 2013, aprire le sfide e affrontare nell'ordine nelle tradizionali quattro tornate consecutive, Verde, Nero, Rosso e Giallo e così a scalare. «Come Amministrazione, volevamo identificare la Bigorda come la Giostra dei giovani cavalieri ed era nostra intenzione introdurre un limite di età di 25 anni per i cavalieri, ma non è stata accolta dai rioni, i quali hanno dichiarato di avere grandi difficoltà nel potere disporre di giovani cavalieri, e così abbiamo deciso di cambiare la definizione di tale evento, ovvero non più riservato ai giovani cavalieri ma, ai fantini emergenti».
Si è discusso anche di sbandieratori. C'è chi voleva ridurre il vincolo ad un solo anno di stop, prima di passare ad un altro rione, per gli alfieri maggiorenni che hanno preso parte al Torneo dei cinque rioni del terzo fine settimana di giugno. Tale modifica non è stata però accolta. Rimangono senza vincoli tutti gli alfieri minorenni. Si è parlato anche del vincolo a vita dei cavalieri che li lega ad un rione dopo che hanno corso un palio. La mozione, per la modifica del vincolo, proposta dal Comitato Faventia al Magistrato dei Rioni, è stata presentata dal Sindaco in Comitato Palio ma, al momento, non è stata deciso una sua variazione regolamentare; anche perché, per poterne dibattere, devono essere i rioni a proporlo, ma nessun ha ritenuto di sottoporla a discussione. E questo vale per qualsiasi modifica regolamentare. (Gabriele Garavini)