A fine maggio torna "Tutti pazzi in città", ma i conti sono in rosso
Torna per il secondo anno «Tutti pazzi in città». L'evento gastronomico dedicato alle trattorie 'stellate' che ha preso il posto dell'ormai rimpianta Enologica animerà il centro cittadino tra fine maggio ed inizio giugno. E lo farà ampliando di un giorno la sua presenza e programmazione. Le date confermate dall'organizzazione per l'evento sono quelle del 30-31 maggio e 1-2 giugno.
L'iniziativa promossa da «Faenza fiere» alla luce delle polemiche e delle perplessità organizzative emerse durante e subito dopo la prima edizione dello scorso anno è probabile che abbia a disposizione un budget inferiore. Ma soprattutto, la vera innovazione, è quella che «Tutti pazzi» porterà in seno all'offerta gastronomica di piazza della Molinella la stessa ristorazione faentina. Una collaborazione più fattiva rispetto alla merenda romagnola organizzata lo scorso anno in piazza Rampi che è arrivata grazie alla collaborazione e all'accordo ottenuto con l'associazione Degusti.
Per quanto riguarda il budget l'organizzazione è molto probabile che sarà costretta, in questo 2014, a limare le proprie disponibilità e quindi le spese. Rispetto ai 123.452,88 euro spesi l'anno scorso (i ricavi sono stati 96.929,31 euro con una perdita finale a bilancio di 26.523,57 euro), quest'anno qualcosa sembra che mancherà. Tra le voci che potrebbero ricevere una decurtazione c'è anche quella del contributo elargito da palazzo Manfredi che nel 2013 è stato di ben 55.000 euro.
La trattoria a cielo aperto allestita in piazza della Molinella tra le sue voci più costose vede sicuramente quello per il compenso del personale organizzatore. In tutto per questo ambito di spesa sono stati impiegati 39.737,76 euro. Oltre al curatore Melandri, che è costato 16mila euro e alle due persone a progetto impiegate nella gestione operativa dell'evento che hanno ottenuto 17.983,78 euro, si aggiungono 2.650 euro per una stagista e altri 3.100 euro per la gestione dell'ufficio allestito nei locali di Faventia Sales.
Altro capitolo che forse dovrà vedersi ridotto il budget è quello della comunicazione e dei costi di stampa. Nel 2013 in questo ambito sono stati spesi 20.235,86 euro. Soldi impiegati ad esempio per la creazione e affissione di manifesti (5.965,70 euro), per l'ufficio stampa (2.000 euro) e per la pubblicità (1.357 euro). Degli oltre 120mila euro spesi in «Tutti pazzi», quelli per pagare architetti, allestimenti, rimborso spese e gettoni per le trattorie (14.000 euro), materie prime, materiale di consumo e bicchieri a firma Rcr (4.201,88 euro) ha sfiorato i 36mila euro.
Ma la festa dedicata alla tradizione e al «Rinascimento» della trattoria italica ancora prima di essersi presentata ufficialmente ha già creato mal di pancia in città. Recentemente è apparso un volantino firmato da fantomatici «Ristoratori a sette stelle in sciopero», nel quale non si risparmiano critiche verso una manifestazione che viene accusata «di portare in piazza ristoratori di altre città a fare concorrenza ai già vessati operatori presenti». Ma non solo. Il volantino accusa la manifestazione, e con lei la stessa Amministrazione comunale che «la scelta delle date fatta nel 2014 sfrutterà la clientela portata in città dai Rioni con le gare delle bandiere».
Un attacco diretto che si conclude con la richiesta di «sospensione dell'iniziativa» salvo minacciare un ipotetico, a dir la verità poco credibile, «sciopero dei bar e dei ristoranti per la gara degli sbandieratori». (r.iso.)