Canili pieni, 185 animali ospitati. In via Plicca iniziano lavori per 22mila euro
Lavori in corso al canile comunale di via Plicca, a Granarolo. Il Comune ha appena stanziato 22mila euro per il riadeguamento della struttura e l’apertura al suo interno di un poliambulatorio Ausl per la sterilizzazione dei gatti: «Si tratta di una serie di interventi di manutenzione agli impianti - spiega l’assessore all’Ambiente Roberto savini - necessari per l’usura della struttura, ma non è in previsione un ampliamento, al momento, anche perché non mi sembra ce ne sia la necessità». In realtà, i due canili attivi in città (oltre a quello di via Plicca, c’è quello di via Righi, di proprietà dell’Enpa) sono al massimo della capienza, spiega Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa di Faenza (che gestisce entrambe le strutture): «Al momento, via Plicca ospita 65 cani, e via Righi 120. Da tempo abbiamo in previsione la ristrutturazione del nostro canile: grazie ad alcune donazioni abbiamo anche parte dei fondi necessari (100mila euro, circa la metà) ma servirebbe un coinvolgimento della popolazione nella raccolta fondi e poi permessi, preventivi e tanta burocrazia».
Le ragioni del «pienone» all’inteno dei canili sono varie, spiega Ravaioli: «Abbandoni, purtroppo, ce ne sono, ma c’è anche poca attenzione alla sterilizzazione dei cani che, in un momento di crisi come questo, può essere un costo, e anche le adozioni vanno a rilento (soprattutto quelle di cani anziani e malati). In più, in questi anni, abbiamo avviato una serie di collaborazioni con alcune associazioni del Sud dove le strutture sono meno, per l’accoglienza di alcuni animali». C’è quindi chi abbandona, ma anche chi, e l’Enpa da questo punto di vista lo auspica, semplicemente manifesta le sue difficoltà a tenere un animale domestico: «In questo caso le possibilità sono diverse, e tra esse anche la rinuncia di proprietà che costa tra i 150 e i 400 euro, a seconda della taglia». Essenziale, però, è non togliere il microchip che aiuta a trovare ed identificare il cane. Per chi, anche in tempo di crisi, vuole aiutare un animale in difficoltà, l’Enpa ha ideato anche soluzioni alternative all’adozione: «Ad esempio quella l’adozione a distanza. Bastano 15 euro al mese e un’assicurazione del capofamglia: il cane resta nel canile e due o tre volte a settimana il padrone può passare a trovarlo e portarlo a fare una passaggiata». Opportunità che vengono accolte in una città piuttosto sensibile a questi temi come Faenza: «qui l’Enpa è ormai riconosciuta come un’istituzione in questo campo - dice Ravaioli -: sentiamo la vicinanza e il sostegno di molti in città». Sono una quarantina, infatti, i volontari che permettono di gestire i due canili, assieme ai 3 dipendenti stipendiati dall’associazione.
Daniela Verlicchi
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