Maria Pia Timo torna a Zelig con una Tata cattivissima

Federico Savini
«Dopo aver fatto il sabato sera con Pippo Baudo, come può intimorirmi una prima serata in tv?». C’è da fidarsi di Maria Pia Timo, anche perché il nuovo personaggio che porterà sul palco di Zelig è una Tata che non la manda a dire, anzi è proprio il caso di starle alla larga quando è indispettita. Per l’attrice faentina quella di Zelig 1, in partenza mercoledì 18 dicembre in prima serata su Italia 1, sarà un’importantissima «seconda volta» nel programma di Gino e Michele, punta di diamante dell’offerta comica televisiva (in onda poi regolarmente il lunedì sera). Un programma che quest'anno si rinnova nella sostanza: con la conduzione di Davide Paniate, Katia Follesa ed Elisabetta Canalis. Il nuovo format, verrà trasmesso appunto su Italia 1 e non sarà registrato al teatro degli Arcimboldi o sotto il tendone di Zelig Circus, ma nello storico studio di viale Monza. «Un luogo nato per il cabaret - conferma Maria Pia Timo - dove si crea un’energia molto diversa con il pubblico. Del resto ce l'hai a un metro da te, c’è molta più interazione e ovviamente anche i numeri vanno tarati per quel contesto, più vicino al teatro».
La prima serata continua a non crearti ansie?
«Ma no, se sono uscita viva dalla prima serata del sabato di RaiUno con Baudo, Pippo Caruso e la regia di Gino Landi non mi scalfisce più niente, in pratica ero al posto della Carrà! (accadde nel 2005 su Sabato Italiano, nda). Certo, quella volta prima di salire sul palco non ero proprio tranquillissima, e comunque in un certo senso sono cose che fan bene alla salute: se non ho ripreso a fumare allora non riprendo più».
Come avete scelto la Tata per questa edizione?
«E’ un personaggio che feci ai tempi di Bambine Cattive su Comedy Central, poi l’ho ripreso in settembre, a una festa di Zelig organizzata per Bruno dei Fichi d’India. Lì Gino e Michele si sono ricordati della Tata e l’hanno scelta per questa edizione. Sono contenta, è un personaggio molto incisivo, fa ridere parecchio ed è un’occasione, per me, di ironizzare pesantemente su certi modi di essere genitore di oggi: tutti a farsi paranoie su come si debba fare mentre i nostri genitori lo facevano e basta».
E’ il tuo personaggio più cattivo?
«Sicuramente sì, una roba sui livelli dei cattivi fantozziani. Altri miei personaggi possono essere spigolosi, come Wanda, o persino dolci a loro modo, come la Badante, ma la Tata è proprio cattiva. Diciamo che l’ho “partorita” qualche mese prima di mio figlio, ero incinta quando la facevo su Comedy Central, tant’è che il costume adesso mi sta largo».
Nasce sempre in collaborazione con Roberto Pozzi?
«Sì, anche più del solito devo dire, nel senso che la Tata, a livello di scrittura, è un personaggio in gran parte di Roberto. Invece la Vendicatrice Telefonica che facevo l’anno scorso a Zelig era quasi tutta farina del mio sacco».
Che anticipazioni puoi dare su Zelig 1?
«Sulla carta si annuncia un’edizione morigerata e non so ancora chi saranno i grandi nomi ospiti, ma il livello del cast in realtà è veramente altissimo. Parlano proprio i fatti: sono tutti attori con esperienze ultradecennali, gente come Salvatore Marino e Antonio D’Ausilio, grandi professionisti che faranno capire al volo che l’edizione di quest’anno, anche se è in uno studio più piccolo, non si può proprio confondere con il Laboratorio Zelig».