Il vicesindaco si impegna in favore degli istituti artistici

Si è svolto sabato a Ravenna il 2° convegno nazionale ISAlife per la salvaguardia dell’Istruzione artistica. Nell’Aula Magna del Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini” in Via Tombesi dall’Ova 14, alla presenza del Vicesindaco del Comune di Ravenna Giannantonio Mingozzi e dell’Assessore all’Istruzione della Provincia di Ravenna Eleonora Proni, si sono succeduti vari interventi coordinati dal Prof. Marcello Landi volti a sottolineare come la recente riforma Gelmini dell’istruzione secondaria di II° grado abbia di fatto cancellato le scuole che, con la loro decennale presenza sul nostro territorio, hanno formato gli artigiani che tengono in vita la tradizione del made in Italy in continuità con le botteghe medioevali e rinascimentali.
L’incontro si è svolto con i contributi significativi dei Dirigenti e/orappresentanti degli Istituti artistici di Pesaro, Riccione, Faenza, Torre del Greco, Reggio Calabria, Monza e Giussano, questi ultimi fondatori (capofila) della neonata associazione ISAlife, alla quale il nostro Liceo ha aderito proponendosi come Sede del 2° Convegno Nazionale e impegnandosi a veicolare il censimento degli archivi degli ISA in Italia e degli ex-alunni che si stanno distinguendo in svariati ambiti culturali a livello internazionale, per la creazione della prima Banca Dati ISAItalia.Riflessioni determinanti sono state inoltrate da critici d’arte e giornalisti di chiara fama come ad esempio il Prof. Carlo Bertelli, grazie all’interessamento della Fondazione Ravennantica, e Andrea Ichino del Corriere della Sera, nonché dal Sottosegretario del Ministro della Pubblica Istruzione Gian Luca Galletti.
Il ViceSindaco del Comune di Ravenna ha dichiarato la propria disponibilità a favore della creazione di una rete tra i Comuni in cui sono presenti Istituti artistici che hanno assorbito le esperienze degli ISA, affinchè anche a livello istituzionale si prenda coscienza dell’emergenza in cui versa la cultura in Italia.
Prima che l’inadeguatezza degli attuali interventi di riordino della scuola determinino danni irreparabili su patrimoni culturali unici al mondo, fonti di occupazione e ricchezza, le esperienze positive del nostro paese devono essere prese come modelli da imitare, non attraverso il sentimento nostalgico, ma con occhi rivolti al futuro, avvalendosi degli attuali mezzi tecnologici e multimediali, ai quali la nostra società non può più sottrarsi. Gli Istituti d’Arte, ormai al loro ultimo anno di vita, erano gli unici luoghi deputati alla formazione d’individui capaci di acquisire una sorta di doppio livello formativo in grado di sapersi muovere nell’ambito della produzione, padroneggiando sia la progettazione, sia la realizzazione dei manufatti, da sempre legati alle vocazioni territoriali, nonché una sensibilità particolare spendibile in diversi ambiti della cultura.
L’arte dei metalli, dell’oreficeria, del tessuto e del ricamo, del corallo, del libro, della ceramica, del vetro, del legno, del mobile, del mosaico e della loro conservazione, solo per indicarne alcune, sembra destinata a scomparire, lasciando un vuoto nel campo dell’organizzazione del lavoro e della produzione, nell’artigianato e nella piccola impresa; o rimandandone l’acquisizione ad un’istruzione post liceale con grave danno a quell'immenso patrimonio culturale, bene di tutta la cittadinanza.
Entro breve tempo saranno redatti e inoltrati alla stampa gli atti di questo importante Convegno con l’indicazione di proposte concrete da inoltrare alle Istituzioni competenti.