RAVENNA | La nuova stagione dell'Alighieri con Gioele Dix, De Capitani e i Servillo
Otto titoli di prosa, dai grandi classici ai nuovi approdi della scena italiana ed europea, in un'alternanza di testi antichi e moderni, di drammi e commedie. Marco Martinelli del Teatro delle Albe definisce così la prossima stagione dell'Alighieri di Ravenna: «Un ragionato assetto di equilibri capace di far convivere le migliori espressioni dell'arte scenica».
Otto titoli, dunque, da novembre ad aprile 2014, per i quali è già possibile sottoscrivere l'abbonamento, con un piccolo sconto se lo si fa entro il 3 agosto, e senza dimenticare i corollari degli «Incontri con le Compagnie» e degli appuntamenti di «Libraio per un giorno» e del Circolo delle Lettrici e dei Lettori.
Si partirà a metà novembre, come l'anno scorso dal teatro Rasi, dove il Teatro delle Albe allestirà una nuova versione della drammaturgia In/finita del 1995, un'opera che Martinelli scrisse come atto d'amore verso i campetti di periferia e il calcio vissuto come avventura esistenziale, sempre adattissimo all'Italia di oggi. In dicembre tornerà a Ravenna Gioele Dix col monologo Nascosto dove c'è più luce, mentre l'anno nuovo partirà con un altro ritorno, quello di Antonio Latella alle prese con il classico Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni.
Per la prima volta inserita nel cartellone dell'Alighieri (ma gli spettacolo potrebbero tenersi al Rasi, la cosa non è definita) sarà poi la compagnia napoletana Punta Corsara, premio Ubu 2012 per gli attori under 30 e da tempo partner del Teatro delle Albe, essendo nata tra Napoli e Scampia in seguito ai laboratori di Martinelli. La compagnia porterà a Ravenna due brevi spettacoli: Il signor de Poursugnac di Molière e Petitoblok, commedia ispirata ai testi di Antonio Petito. Ancora Molière, con il celeberrimo Il malato immaginario, sarà al centro del lavoro del Teatro Stabile di Bolzano con Paolo Bonacelli, mentre in marzo farà tappa anche a Ravenna l'Oscura immensità di Alessandro Gassman, che dirige Giulio Scarpati e Claudio Casadio su un testo di Massimo Carlotto.
Il penultimo titolo in cartellone è La discesa di Orfeo, lavoro poco noto di Tennessee Williams affidato al teatro dell'Elfo sotto la direzione di Elio De Capitani: la storia di un amore proibito tra un uomo di strada con un passato violento e la figlia d'un emigrante italiano linciato dai razzisti, prigioniera di un matrimonio crudele. Chiuderà la stagione Le voci di dentro, testo di Eduardo De Filippo portato in scena da Toni e Peppe Servillo, in un omaggio al pià grande autore del teatro napoletano che racconta proprio la storia di due fratelli. (f.sav.)Info 0544/242957-36239.