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In un pala de Andrè affollato ed entusiasta Burt Bacharach arriva con 20 minuti di ritardo: piccolino, un’aria apparentemente fragile che fa temere per i suoi 85 anni, ma che scompare appena si siede al pianoforte e comincia a suonare.
Sabato sera «An evening with Burt Bacharach» - per il Ravenna Festival, stasera invece a Roma al Parco della Musica, prima di ‘veleggiare’ verso l’Inghilterra - ha visto il compositore e pianista di Kansas City accompagnato da un’eccellente band formata dalle voci di Donna Taylor, John Pagano e Josie James e dagli strumenti di David Coy (basso), Dennis Wilson (fiati), Bill Cantos (tastiere), John Ferraro (batteria), Tom Ehlen (tromba) ed Eliza James (violino), oltre all’Orchestra giovanile del Teatro dell’Opera di Roma.
«Walk on by» scalda subito l’ambiente, scandito da un pubblico che batte il tempo, affascinato dalle musiche senza tempo di Bacharach. Una musica meravigliosa che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo e che lo ha sostenuto in una carriera lunga più di 50 anni.
Giacca blu e pantalone grigio, non si scompone nemmeno quando tira fuori una voce esile che ogni tanto gracchia, ma le sue mani corrono veloci sulla tastiera in un medley delle più belle canzoni portate al successo da Dionne Warwick, da «I’ll Never Fall In Love Again» a «Anyone Who Had A Heart», da «Waiting for Charly» a «My little red book». Non possono mancare canzoni storiche come «Magic Moments» l’immortale «Raindrops Keep Fallin’ on My Head», «Arthur’s Theme», «What’s news Pussycat?» fino a brani più recenti, frutto per esempio del sodalizio con Elvis Costello.
Bacharach conclude con un brano tratto dalla sua ultima creazione, un musical per Broadway: applausi strepitosi, dopo essere tornato sul palco due volte e aver fatto diversi bis, per un totale di quasi due ore di concerto senza interruzione.
Grande professionalità e bravura dei cantanti che lo accompagnavano: noi italiani rimaniamo sempre stupefatti che degli emeriti sconosciuti sappiano avere delle così belle voci, in particolare Josie James.
Tra le curiosità della serata la presenza il figlio più piccolo che lo accompagnato in una canzone ad accompagnarlo alle tastiere e la presenza di un agguerrito fan club italiano con bandiera.
Grande concerto per un grande interprete della canzone degli ultimi 50 anni!
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