CERVIA | Marco Paolini porta a teatro il suo tributo a Jack London

«Per me, quello che rende prezioso London è che parla di ciò di cui ha fatto esperienza». Lo dichiara Marco Paolini qualche settimana fa, a proposito dello spettacolo Ballata di uomini e cani con cui sta girando l'Italia e che sarà sul palco del teatro Comunale di Cervia martedì 9 e mercoledì 10 aprile, alle 21.

L'arrivo di Paolini in riviera costituisce l'ultimo atto, l'ultimo grande evento dedicato al centenario di Milano Marittima, e il racconto delle avventure al limite di uomini e cani nel XIX secolo nel contesto della Città Giardino avrà qualcosa di straniante. Ma non inappropriato. Paolini ha infatti più volte parlato di Jack London come di un «marinaio della neve», per echeggiare la portata epica di Omero, Conrad e di Melville, dai quali London si distingue però, nettamente, sul piano del linguaggio con una «voluta rozzezza - sono parole di Paolini - e l'uso di espressioni "sporche" derivate dal carattere dei personaggi». Uno che racconta di cose che ha vissuto insomma, come del resto ha sempre cercato di fare lo stesso Marco Paolini che, in Ballata di uomini e cani sostanzialmente recita tre racconti di Jack London: Preparare un fuoco, sfida al senso del limite degli esseri umani, il tragico Bastardo e il divertente Macchia, «l'unico cane da tiro che non tira». Sul palco Paolini è Jack, un narratore che recita interrotto solo dalla musica incalzante di Lorenzo Monguzzi (chitarra e voce), Gianluca Casadei (fisarmonica) e Angelo Baselli (clarinetto), in un mix di brani originali e folk americano, ballate di Woody Guthrie ed echi verdiani. I bidoni e i cavi sul palco diventano strumenti musicali, ma è la voce a dare il ritmo. «So che le frasi di Jack London non si possono "parlare" semplicemente - spiega Paolini nella bozza che introduce il "work in progress" di Ballata di uomini e cani -, che bisogna reinventarne un ritmo orale, farne repertorio per una drammaturgia. A lui devo una parte del mio immaginario di ragazzo, ma Jack non è uno scrittore per ragazzi, la definizione gli sta stretta. È un testimone di parte, si schiera, si compromette, quello che fa entra in contraddittorio con quello che pensa. E' facile usarlo per sostenere un punto di vista, ma anche il suo contrario: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono antitetici. La sua vita è fatta di periodi che hanno un inizio e una fine e non si ripetono più. Lo scrittore parte da quei periodi per inventare storie credibili dove l'invenzione affonda nell'esperienza ma la supera».Biglietti 10 euro, prevendite presso il teatro Comunale da lunedì a venerdì ore 10-13. Info 0546/22464.