ECONOMIA | Crescono le attività gestite da stranieri, sono il 9,9% del totale

Crescono anche in provincia di Ravenna le imprese gestite da stranieri che toccano quota 3.671 e raggiungono così il 9,9% del totale. Nel 2012 sono infatti aumentate di 98 unità (è questo il saldo netto tra nuove iscritte e cessate), pari a un significativo +2,7%. Prima per incidenza tra le province romagnole, Ravenna ha comunque un tasso di attività gestite da imprenditori non nati in Italia che è ampiamente inferiore rispetto alle province emiliane. Delle oltre 41mila imprese straniere attive in Emilia Romagna, l'8,9% si trova nei comuni ravennati.
Prevalgono soprattutto le imprese del settore delle costruzioni che
rappresentano il 40,8% del totale (in flebile aumento rispetto al 2011,
+1,3%) secondo i dati stilati a livello regionale da Unioncamere e
pressoché uguali nelle nove province emiliano-romagnole. Seguono le
aziende inerenti il settore del commercio all'ingrosso, dettaglio e
riparazioni auto-moto con un quinto del totale (24,4%) in crescita del
3,4%. Altro settore importante è quello delle attività manifatturiere,
unico altro in doppia cifra (11,2%), in aumento rispetto al 2011 del 2%.
Anche se è forse il settore maggiormente percepito insieme al
commercio, sono il 7,8% del totale le imprese operanti nell'alloggio e
della ristorazione, ma sono in forte crescita rispetto dodici mesi prima
con un deciso +10,4%. Rimangono residuali i numeri delle altre
attività, mostrando spesso numeri molto piccoli e di conseguenza tassi
di crescita molto grandi. Trasporto e magazzino rappresentano il 3,6%
del totale in crescita dell'8,4%; noleggi, agenzie viaggi e servizi
alle imprese sono il 3,4% del totale con un +9,9% rispetto a dodici mesi
prima a cui si aggiungono altri servizi con un 2,7% di aziende in
crescita del 17,5%.
Le imprese straniere sono principalmente di
piccole dimensioni: per l'85% del totale sono ditte individuali, in
crescita del 2,9%, a cui si aggiunge un altro 7,8% di società di persone
(in deciso aumento nell'ultimo anno: +6%) e altre forme societarie
minori 1,6%. Solo il 5,6% del totale sono società di capitali.